Compie oggi 32 anni Fabio Pisacane, uno dei giocatori che più hanno caratterizzato il Cagliari negli ultimi tre anni. Cuore e tenacia hanno fatto di lui un giocatore importantissimo per i recenti successi rossoblù, come la promozione in Serie A e l’undicesimo posto dell’anno scorso. Esemplare il suo comportamento dentro e fuori dal campo, un professionista vero che ha superato i suoi limiti per ritagliarsi uno spazio nel massimo campionato. Un uomo a cui niente è stato regalato, sempre all’inseguimento di un obiettivo oltre quello appena raggiunto.
Pisacane è quello che gli inglesi chiamano “workhorse”, letteralmente un “cavallo da lavoro” o “cavallo trainante”, una parola per descrivere una persona che lavora incessantemente a ritmi elevatissimi. Se si dovesse fare un paragone cinematografico la sua è una storia alla Rocky Balboa, un pugile poco elegante sul ring ma dotato di una tenacia fuori dal comune, arrivato anche lui ormai trentenne al livello più alto del proprio sport.
Quello che però rimane il gesto più importante della sua carriera è il rifiuto di vendere una partita nel 2011, cosa per nulla scontata in un calcio malato di scommesse come il nostro. Una grande lezione per tutti quei giovani che antepongono il denaro alla dignità di non tradire i compagni di squadra, la città e i tifosi che li sostengono. Da questo si vede la dimensione di un uomo. Quella di oggi potrebbe essere l’ultima partita in rossoblù per Pisacane che piace sempre ad alcune squadre di A. Da domani ci sarà tempo per capire meglio il suo futuro, ma intanto non ci resta che augurargli buon compleanno.
Tanti auguri Fabio!