È il 26 aprile 1992 ed il Cagliari di Carletto Mazzone è in cerca degli ultimi decisivi punti per la permanenza in serie A.
Al Sant’Elia arriva il Napoli dell’ex Claudio Ranieri, ma i rossoblù sono in piena emergenza per la contemporanea assenza di 4 elementi fondamentali: Festa, Firicano, Francescoli e Fonseca, le 4 “F”, sono infatti out.
Che fare contro la corazzata partenopea dei vari Careça, Silenzi, Zola e Blanc?
Sor Carletto non si scompone e decide di lanciare i giovani Flavio Chiti e Matteo Villa al centro della difesa e arretra Nicolò Napoli nel ruolo di libero. In attacco il solo Antonio Criniti sostenuto a distanza dai corridori Gianluca Gaudenzi e Mauro Nardini.
La partita è da subito avvincente grazie all’intraprendenza dei partenopei che non hanno nessuna intenzione di lasciare la posta in palio ai meno quotati avversari. Il Cagliari fa quello che può è cerca di punzecchiare in contropiede.
Il portiere Ielpo è ben attento su Andrea Silenzi e su Roberto Politano. Gaudenzi viene steso in area proprio da quest’ultimo, ma per l’arbitro Fabbricatore è tutto regolare.
Un ultimo brivido lo regala Vittorio Pusceddu con una delle sue punizioni che fa venire i brividi a Ielpo e ai tifosi rossoblù, ma alla fine è pareggio.
Un punto pesantissimo per la banda Mazzone che consolideranno la salvezza sette giorni più tardi a Cremona con un goal in zona Cesarini di Daniel Fonseca.