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Cammarata, Agostini, e Pusceddu: quanti doppi ex

La sfida salvezza tra Cagliari e Hellas Verona, in programma domenica alle 15 alla ‘Sardegna Arena’ rievoca tanti ex che hanno giocato con la doppia maglia. Ad iniziare ovviamente da Alessandro Agostini. Il difensore toscano di Vinci, classe 1979, che attualmente fa parte dello staff tecnico di Diego Lòpez, dopo le 298 presenze complessive (tra campionato e Coppa Italia) con la maglia rossoblù, ha chiuso la carriera calcistica con la maglia degli scaligeri, vestendola 60 volte.

Anche Fabrizio Cammarata ha indossato maglietta e pantaloncini con i colori delle due squadre. Nella sessione estiva del mercato del 2000, con il Cagliari appena retrocesso, l’allora presidente Massimo Cellino lo acquistò dal Verona, per farne l’uomo simbolo della rinascita. Ma l’avventura in Sardegna dell’attaccante nativo di Caltanisetta (attuale tecnico della formazione Under-17 del club russo del Terek Groznyj) non decollò. Tra il 2000 e il 2004, ha giocato 107 partite in Serie B, realizzando in totale 24 reti, le stesse con la casacca dell’Hellas 1998 al 2000, con 61 presenze all’attivo. Cammarata, fino all’ingaggio questa estate di Leonardo Pavoletti, da parte dell’attuale presidente Tommaso Giulini, è stato il giocatore più pagato dal club rossoblù.

Ben più breve e senza reti, a carriera in rossoblù di Panagiotis Tachtsidis. Il centrocampista greco nello scorso campionato è stato utilizzato 26 volte da Massimo Rastelli, 8 in meno di quando (campionato 2014/2015) ha giocato con il Verona. In quell’occasione tre le reti giocate, una allo scadere proprio contro il Cagliari. Più intenso l’affetto tra Nenè (nome completo Ânderson Miguel da Silva) e il Cagliari. L’attaccante, attualmente al Bari, ha giocato in rossoblù tra il 2009 e il 2014, collezionando 124 presenze, realizzando 24 gol. Resterà indimenticabile la perla da metà campo alla Juventus. Ceduto dal Cagliari al Verona, la sua esperienza in gialloblù dura solo sei mesi, con appena 8 volte impiegato in campo. Nel gennaio del 2015 va a giocare allo Spezia. Poca gloria invece per Domenico Morfeo. Arrivato dal Milan nel mercato estivo del 1999, il centrocampista di San Benedetto dei Marsi, classe 1976, gioca appena cinque gare, dove realizza una rete. A gennaio 2000 passa  proprio al Verona, dove segna 5 reti in 10 partite.

Roberto Copparoni, classe 1952 nato a San Gavino Monreale, cresciuto nel vivaio del Cagliari, esordì in Serie A nel maggio del 1973 contro il Torino, che successivamente lo vide protagonista per nove stagioni. In forza alla prima squadra dal 1972, l’estremo difensore isolano difese la porta rossoblù fino al 1978, giocando 62 volte titolare, con 94 reti subite. Una sola volta invece in campo con la maglia del Verona (stagione ‘87/’88) per fare da secondo a Giuliani. Disputò la gara Sampdoria-Verona, che vide il successo dei blucerchiati per 3-1.

Infine Vittorio Pusceddu. Nato a Bugerru, classe 1964, fa il suo esordio nel calcio professionistico con il Cagliari nel 1984 in Serie B. Trenta presenze e due gol, portano su di lui le attenzioni del Torino, che lo acquista nel 1985. Dopo aver giocato con Ascoli, Udinese e Genoa, Verona e Napoli, nel 1992 Cellino lo riporta a Cagliari, dove resta fino al 1996, per accasarsi alla Fiorentina. 125 presenze e dieci gol in rossoblù per lui, che gioca anche la Coppa Uefa nel ‘93/’94, realizzando un gol ai belgi del Malines. Con la maglia del Verona (‘89/’91) 61 volte impiegato e sette reti realizzate.

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