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Difesa a tre, una possibilità per il futuro

Non c’è dubbio che la carenza di terzini di ruolo sia stato uno degli handicap delle prime otto giornate. Massimo Rastelli aveva provato a metterci una pezza adattando Faragò e rispolverando Capuano e Padoin in quei ruoli, incappando in un errore drammatico quando nella partita da dentro o fuori si è giocato la carta Van der Wiel, disastroso al rientro dopo mesi. A questo punto ci si chiede se non sia necessario un cambio di modulo per sistemare quello che a tutti gli effetti è stato il più grande errore della società in fase di allestimento della rosa.

La difesa a tre però non è semplice. Non basta dire da un giorno all’altro “oggi si gioca a tre” perchè rispetto allo schieramento a quattro cambiano completamente i principi di gioco. I due difensori laterali devono salire di più per pressare le punte avversarie, mentre il centrale deve essere abile a comandare la difesa e coprire quando uno dei due compagni di reparto viene saltato. La difesa a tre poi è fittizia, nel senso che in realtà si tratta di uno schieramento a cinque perchè gli esterni sono chiamati in primis a difendere, trasformandosi in veri e propri terzini in fase di non possesso. Si tratta comunque di un sistema di gioco in grado di coprire le carenze tecnico-tattiche degli esterni con l’intensità, quindi a differenza della difesa a quattro in quel ruolo è più importante avere “gamba” che tutto il resto.

Allora chi potrebbe ricoprire questi ruoli nel Cagliari? Romagna ha personalità e doti notevoli di impostazione della manovra, potrebbe essere lui il centrale del trio arretrato. In alternativa anche l’esperienza di Andreolli sarebbe utile, meno dotato tecnicamente ma con più senso della posizione del giovane ex juventino. Pisacane poi è un giocatore imprescindibile per questo Cagliari e ha tutte le caratteristiche per poter fare il lavoro sporco in una difesa a tre. Anche Capuano potrebbe ritrovare smalto nei tre difensori, mentre da esterno a sinistra ha già dimostrato di non avere il passo. Sugli esterni da non sottovalutare Faragò, il giocatore corre tanto e sa inserirsi bene in fase offensiva, così come l’alleggerimento dai compiti difensivi potrebbe far bene a Van der Wiel.

Per Lopez il cantiere è aperto, ma come detto dallo stesso allenatore la difesa a tre è una possibilità che richiede tempo e pazienza. Domani con la Lazio vedremo un Cagliari abbastanza “rastelliano”, con l’allenatore che ha lavorato più sulla mentalità che sulla tattica. Per adesso la cosa importante sarà l’atteggiamento, ma il cambio di modulo pare solo una questione di tempo.

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