L’attuale tecnico del Napoli non nuovo a iniziative di grande spessore umano. Lo fece anche a Pisa e in Grecia all’Ofi Creta pagando il salario dei giocatori
Il Gennaro Gattuso allenatore potrà non piacere a tutti, ma l’uomo (anzi il grande uomo) non si discute. Perché, assieme al ds Cristiano Giuntoli, ha deciso di rinunciare ad un mese del suo ingaggio per poter contribuire alle perdite economiche dei dipendenti del club, dopo l’annuncio del presidente Aurelio De Lauretiis della cassa integrazione. “L’idea dei due gentiluomini è quella di rinunciare a una mensilità e dunque destinarla ai cassintegrati – scrive il Corriere dello Sport – Infatti, il Napoli congelato il capitolo degli stipendi di una serie di figure professionali (tra le quali rientrano Gattuso, Giuntoli, gli staff di prima squadra e settore giovanile, e ovviamente anche i giocatori ) dovrebbe arrivare a un accordo per il mese di marzo, considerando che febbraio è stata regolarmente corrisposto a tutti”.
I PRECEDENTI DI GATTUSO. L’ex giocatore (campione del mondo con l’Italia nel 2006) oggi allenatore, “Nel 2015, dopo le dimissioni da tecnico della squadra greca dell’Ofi Creta, provvide personalmente a versare una mensilità ai suoi ex giocatori. A Pisa, nel bel mezzo della burrasca societaria (dicembre 2016) comprava confezioni di acqua minerale per la squadra e contribuiva al salario di buona parte dei giocatori, in particolare i ragazzi con l’ingaggio più basso e in difficoltà lontano da casa, mentre a giugno dello scorso anno, discutendo la rescissione con il Milan (dopo non avere avuto garanzie per il suo lavoro) rinunciò alla buonuscita pur di garantire il pagamento dell’intero stipendio ai membri del suo staff. Di recente ha donato un’ambulanza al comune di Corigliano, per i suoi concittadini. Questo è Gattuso: signori, giù il cappello per quest’uomo.
