Parla l’attaccante sardo che, staccato il cordone ombelicale col Cagliari, ha trovato la sua dimensione lontano dalla Sardegna. Il suo rapporto con la squadra rossoblù
Ha trovato la sua dimensione lontano dalla sua terra, ma il cuore è comunque rimasto là. Marco Mancosu parla a cuore aperto su quello che è stato il suo percorso nel momento in cui ha lasciato il Cagliari. “Da allora sono cambiato molto”, spiega l’attaccante sulle pagine de L’Unione Sarda, “testa, fisico e consapevolezza dei miei mezzi sono diversi. Ora sono un professionista. Ho capito che non basta il talento ma che ogni allenamento può essere decisivo. Non ho rimpianti, e la svolta è avvenuta proprio quando ho staccato il cordone ombelicale: il Benevento mi aveva riscattato alle buste (87 mila euro). Ero contento, ed era il momento per andare per la mia strada”.
Col Lecce il ritorno in Serie B. “Per me e la mia famiglia è stato amore a prima vista, il Salento è come la Sardegna: mare, bella gente e una piazza che vive per il calcio. Lo scorso anno abbiamo centrato la promozione grazie a un grandissimo gruppo e al mister Liverani“.
E se dopo la promozione del Lecce in Serie A arrivasse la chiamata del Cagliari?. “Domanda troppo difficile, ma il Cagliari è il mio cuore…”.