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Arbitri, la rabbia di Rocchi: “Basta attacchi, serve atteggiamento diverso”

Il designatore arbitrale ha tenuto la consueta conferenza stampa di metà stagione dalla sede dell'AIA

Gianluca Rocchi sbotta nella consueta conferenza stampa di metà stagione degli arbitri: “Nessuno creda che vociare a caso serva per ottenere risultati. Più che ammettere gli errori cosa dobbiamo fare? Ci sono grandissimi prospetti in questo gruppo, ma quando investi nei giovani ci vuole tempo. Le insinuazioni sul cambio di designazione per Inter-Verona (da Piccinini a Fabbri) sono state girate all’ufficio legale dell’Aia perché adesso non sopportiamo più tutto Sentiamo parlare di mancanza di rispetto, ma il rigore poi non l’hanno sbagliato Nasca o Fabbri”.

Rocchi non ha usato giri di parole e ha invocato anche una maggior severità della giustizia sportiva nei confronti di chi esagera nei confronti degli arbitri: “Chiedo ai tesserati di avere un atteggiamento diverso nei confronti degli arbitri e alla giustizia sportiva di essere davvero dura – si legge su Sky Sport-. Non possiamo essere noi i Carabinieri sul terreno di gioco e poi certa gente la rivediamo subito in campo. Il derby di Coppa Italia? In campo c’era uno dei migliori arbitri al mondo ed è stato insultato. Una cosa indecente. Guida è stato quasi aggredito a Salerno da un tesserato. Ora basta. Non possiamo essere più disposti ad accettare tutto. Prendiamo esempio dalla Uefa, lì chi sbaglia paga caro”.

Sul Var, il designatore parla di restringimento dello specchio: “Lo stiamo sciupando noi come sistema. L’intervento deve essere per una cosa evidentissima, sfuggita all’arbitro, ma ora si chiede sempre di più l’intervento della televisione. Non è possibile rendere totalmente oggettiva una cosa soggettiva”. L’ex fischietto con sincerità ammette gli errori: “Oggettivamente nell’ultima giornata potevamo fare meglio, siamo scivolati su un paio di bucce di banana evitabilissime, ma nel complesso la prima parte di campionato è andata bene. Abbiamo fatto degli errori e non ci nascondiamo, ma dietro un errore non c’è mai nulla di più di un errore”.

Il presidente dell’Aia Carlo Pacifici ha preceduto le parole di Rocchi: “Sono stati gli allenatori, nell’incontro che abbiamo avuto con loro a Lissone, a farci arrivare il messaggio di far intervenire meno il Var –si legge su SportMediaset-. Poi dicono il contrario. Noi siamo aperti a qualsiasi confronto diretto, leale e sereno, ma se ci sono le condizioni. Andiamo avanti con forza e convinzione, auspicando che anche le cose fatte bene vengano evidenziate. Sono soddisfatto di questa prima parte di campionato. Possiamo certamente fare meglio, ma dobbiamo andare avanti a testa bassa senza pensare alle polemiche. Dai nostri errori prendiamo spunto per migliorare la nostra attività. Non capisco questa continuità di attacchi verso la classe arbitrale. Personalmente sono soddisfatto del lavoro che stiamo facendo e siamo soddisfatti del Var. Sta passando il messaggio che il problema del calcio italiano siano gli arbitri e questo non lo accetto“.

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