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Dal 22 maggio a oggi, tutte le scosse nell’ambiente Cagliari

Dalla retrocessione diventata realtà a Venezia agli ultimi ribaltoni societari, sono stati mesi ricchi di colpi di scena per il Cagliari

(Fonte: L’Unione Sarda)

5 MESI. Il 22 maggio 2022 è una data che i tifosi del Cagliari faticheranno a digerire. Si tratta del giorno fatidico in cui la retrocessione in Serie B è diventata realtà in quel di Venezia, con un incredibile 0-0 e una salvezza pronta da cogliere e invece mancata. Una ferita che ha aperto fatalmente una serie di eventi a catena negli ultimi cinque mesi. Tanto a livello tecnico che dirigenziale e ambientale.

GLI ADDII. Il primo personaggio di spicco a salutare è stato Alessandro Agostini, catapultato in prima squadra nelle ultime tre gare di campionato e messo alla porta dopo l’ottimo lavoro fatto con la Primavera. Una bandiera del club, proprio come Daniele Conti: l’ex capitano si è dimesso dopo le polemiche suscitate proprio dalla partenza di “Ago”. Un’inchiesta sugli Ultras ha portato al coinvolgimento di Andrea Cossu, il quale non ha lasciato la società ma si trova in una posizione molto defilata rispetto a prima. Insomma, uno scossone per tre bandiere. Il mercato, con l’arrivo di Liverani in panchina, vede cessioni eccellenti (João Pedro, Cragno, Bellanova, Carboni, Marin, Walukiewicz, Ceppitelli a parametro zero); vengono concessi degli sconti a Empoli e Verona per i riscatti di Vicario e Simeone, autentici rimpianti; evapora il Cagliari giovane ed identitario con le cessioni di Desogus, Boccia, Contini, Ladinetti, i fratelli Tramoni.

L’ARRIVO DI MUZZI. Durante l’estate viene creata una nuova carica nell’organigramma, quella di club manager, per la quale viene ingaggiato l’ex bomber Roberto Muzzi. Il suo compito è quello di affiancare il ds Capozucca e fare da tramite tra società e squadra. Evidentemente, una figura diventata nel tempo sempre più ingombrante per il navigato direttore sportivo: una situazione che porta alla rottura, certificata dal diverbio con Liverani martedì sera ad Asseminello. Il giorno dopo saluta anche uno storico collaboratore di Giulini, il dg Mario Passetti, per risoluzione consensuale. Tutti questi eventi a poche ore da un Cagliari-Reggina che riveste un’importanza particolare. Ovvero, l’occasione per la squadra di dimostrare sul campo che vuole abbandonare le stampelle… E recuperare i punti perduti nelle prime dieci gare. Domani si potranno tirare le somme.

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