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Non conviene lasciare il rossoblù

Quando le cose non vanno bene (vedi 8 sconfitte in 11 partite di campionato) è facile sparare a zero sul mercato. Sull’inadeguatezza degli acquisti, ma soprattutto sulla superficialità delle cessioni.

Eppure, a ben vedere, quasi tutti gli ex rossoblù che hanno lasciato l’isola la scorsa estate sembra non se la stiano passando benissimo, come analizza oggi L’Unione Sarda.

Marco Borriello è il caso più evidente: lasciata la Sardegna perché “non sentiva più il fuoco dentro”, l’attaccante ora alla Spal, nonostante i 545 minuti giocati, non ha lasciato il segno, escluso un gol all’Udinese. E sembra difficile possa ripetere le 16 marcature della scorsa stagione. 810 i minuti giocati da un altro ex, Bartosz Salamon, compagno di reparto di quel Bruno Alves che in estate si era accasato in una nobile decaduta come i Glasgow Rangers. Per il portoghese poca fortuna in Scozia: fuori dall’Europa già in estate, terzi in campionato e a -6 dalla coppia Celtic-Aberdeen.

Meglio non sta andando al greco Panagiotis Tachtsidis, tornato in patria all’Olympiakos, quinto in classifica, dove ha collezionato 2 presenze; o al cileno Mauricio Isla, fuori dall’Europa League e ottavo con il suo Fenerbahce. Sette presenze e un gol per Duje Cop, liberatosi dal Cagliari dopo una serie di prestiti e accasatosi dai belgi dello Standard Liegi, fermi all’ottavo posto e a -14 dal Bruges capolista.

Le cose migliorano se andiamo fuori dai confini europei, dove Victor Ibarbo, coi giapponesi del Sagan Tosu, ha realizzato 5 presenze e 7 assist in 22 partite. Ma anche rimanendo in casa nostra e scendendo appena di una categoria, dove Han, Colombatto e Pajac stanno ben figurando col Perugia, pur nel momento no del Grifo. Il nordcoreano ha cominciato molto bene il campionato con 7 gol in 11 partite (e ora sta attraversando un momento di stanca), mentre il regista argentino risulta essere una delle sorprese della stagione, insieme al croato trasformato in Umbria da centrocampista a terzino sinistro. Con ottimi risultati. Fa eccezione Antonio Balzano, che col suo mentore Zeman a Pescara non ha collezionato più di una presenza.

Tre infine i desaparecidos rimasti in A: Strinic ha ormai rubato il posto a Nicola Murru, nella Samp sesta in classifica, mentre Gabriel è il quarto portiere del Milan (dietro i frattelli Donnarumma e l’ex Storari) e Di Gennaro ha racimolato, pur con buone prestazioni, “solo” gare di Europa League e qualche scampolo di partita in A.

 

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