Le parole dell’ex giocatore rossoblù, che ricorda il periodo in Sardegna ma spiega anche il perché di certe scelte di vita
Quando si parla di Cagliari e della Sardegna i ricordi riaffiorano. E sono tutti belli, anche se non fu quello il periodo migliore della sua carriera. A parlare è Joaquin Larrivey.
“Da Cagliari mi sono portato via il rapporto con Diego Lopez, con Radja Nainggolan, con Daniele Conti e con Marco Francescoli, il figlio di Enzo”, spiega Larrivey ai microfoni di Radiolina, “con i colori rossoblù so di non aver avuto il miglior momento della mia carriera quando giocavo col Cagliari, ma il popolo sardo mi ha sempre voluto bene. I tifosi hanno capito che ho sempre dato il massimo. Il soprannome El Bati mi ha penalizzato? Non credo. A me non piace, ma ormai tutti mi chiamano così. Come mi sto trovando a Cosenza? Bene, stiamo lottando per la salvezza, ho fiducia e so che possiamo farcela. Questa nuova avventura calabrese è una bella sfida di vita e di carriera. Tanti gol da quando sono andato via? Dopo Cagliari ho trovato continuità, con una media di 15 gol a stagione. Sono contento, e so che tanti sardi sono contenti delle mie prestazioni. In 17 anni da professionista e ho conosciuto tante culture e questo mi soddisfa. L’anno scorso ho fatto 24 gol in Cile e ora poter tornare in Italia per me è un orgoglio. Cosa dico agli amici e alla famiglia della Sardegna? A mia moglie racconto sempre delle spiagge e lei vorrebbe andarci. Uno degli obiettivi è tornare lì in estate. Pavoletti, Joao Pedro e Pereiro? Sono grandi giocatori, con diverse qualità. Stanno facendo molto bene, su tutti Joao. Per me è strano vedere il Cagliari lì giù perché ha giocatori fortissimi. Sono certo che dall’anno prossimo arriveranno grandi risultati e anche le coppe europee. Prima però mi auguro che quest’anno raggiungano la salvezza“.