La terza sconfitta di fila non pregiudica il percorso salvezza della squadra di Mazzarri. Il calendario però non aiuta. A Udine gara da vincere
Qualche giorno per riordinare e le idee e cercare quella salvezza ancora da cogliere. In casa Cagliari, seppur si arrivata la sconfitta (la terza di fila) contro il Milan capolista tra le polemiche. Perché, al netto di episodi di razzismo (saranno inchieste di Figc e altri a far luce sulla verità) alcuni momenti della gara mettono dei dubbi: il cazzotto subito da Lovato in area e il tocco con la mano volontario o meno di Bennacer dopo la traversa di Pavoletti, rivedendo varie volte le due azioni non paiono così limpide.
DA MERCOLEDI’ TESTA ALL’UDINESE. Il tempo comincia ad accorciare se ci si vuole salvare. Anche perché alcune avversarie che puntano allo stesso obiettivo sono più vive che mai: il riferimento è soprattutto al Genoa, che battendo il Torino, è ora a quota 22 punti accanto al Venezia, ma con uno stato d’animo decisamente all’opposto. Ecco perché Mazzarri, che dovrà fare a meno di ben dieci nazionali (Cragno, Joao Pedro, Keita Baldè, Bellanova, Lovato, Obert, Carboni e Kourfalidis (più Iovu in pianta stabile con la Primavera) deve lavorare con gli uomini a sua disposizione ridotti. In casa dell’Udinese bisogna andare a fare punti, meglio ovviamente se tre. Perché i friulani, nonostante due gare da recuperare, a 30 punti non possono sentirsi al sicuro. Ma questi sono discorsi, che meritano la prova dei fatti.