Le richieste al Governo, attraverso il il Progetto Fenice, riguardano i fondi, salary cap per i club e detrazioni sugli stipendi
È un uomo in missione Giuseppe Gravina, presidente della FIGC, alle prese con un sistema calcio in forte perdita dal punto di vista economico. Oggi il numero della Federazione ha portato sul tavolo del Governo il Progetto Fenice, un piano per risanare i debiti del calcio professionistico. Come svelato da Repubblica.it, nel documento si parla di 4,1 miliardi di euro di debito creato dal sistema negli ultimi dodici anni, con una crescita media del costo del lavoro del 4,6% ogni anno. La pandemia ha portato a oltre 1 miliardo le partite, causate in particolare dalla mancata presenza dei tifosi allo stadio.
360 MILIONI DI EURO. Quindi le richieste: la FIGC chiede dei finanziamenti statali per 500 milioni di euro, da spendere in modo virtuoso. Sono 360 i milioni che andrebbero alla Serie B, 90 alla Serie B, 60 alla Serie C. A questa proposta si aggiunge la possibilità di riprogrammare le scadenze tributarie e introdurre agevolazioni fiscali per gli stipendi dei calciatori. Di contro, Gravina propone un tetto agli stipendi per ogni club e un monitoraggio settimanale dei conti delle squadre.