Ai microfoni dell’emittente radiofonica Radiolina, il patron rossoblù ha concesso un’intervista snocciolando diversi argomenti

In occasione della consegna della Maschera Punica da parte dell’associazione Lions Club, il presidente Tommaso Giulini ha colto occasione per parlare del suo Cagliari e dell’attuale stagione: “Sono felice di poter ritirare un premio come rappresentante di questa squadra. Se il Cagliari oggi ha una storia da raccontare è grazie alla vittoria di questo scudetto”

LA GARA DI IERI. “Avremmo voluto recuperare qualche punto perso, ma per come è andata la gara va bene così”

DELUSIONE CENTENARIO. “E’ stato un anno particolare. Un anno fa eravamo in zona Champions poi abbiamo dilapidato tutto. sportivamente parlando è stato un anno avaro di soddisfazioni. Ora siamo ripartiti con un nuovo progetto e siamo felici di questo”

DI FRANCESCO. “E’ un insegnante di calcio, pragmatico. Vuole dare un’identità alla squadra, plasmandola a suo volere. Sa anche quando snaturare la squadra per affrontare determinate situazioni”

IL SUO CAGLIARI. “Siamo ripartiti da un nuovo tecnico, stiamo cercando di sviluppare il team non solo al livello giovanile, ma anche nel mondo. Sono soddisfatto per la curva di crescita, anche perchè siamo riusciti a prendere giocatori importanti”

NAINGGOLAN. “In questo momento è una questione complicata. Con gli stadi chiusi gli introiti si sono azzerati. Se l’Inter vorrà parlare nuovamente con noi, siamo assolutamente disponibili. Radja potrebbe darci una mano”

MANOVRE DI MERCATO. “Siamo tanti. Almeno 4 o 5 giocatori potrebbero partire. In tal caso arriveranno due elementi. Sarà un mercato di fiacca per via della poca liquidità che circolerà per tutti. Nandez ha una clausola da 36 milioni e partirà solo se qualcuno presenterà tale cifra. A gennaio lo reputo improbabile”

L’UDINESE. “Domenica voglio vincere, anche perchè siamo da un po’ che non portiamo a casa i tre punti. Poi penseremo a Roma dove cercheremo di fare del nostro meglio e far passare un Natale più sereno ai nostri tifosi”

I “SUOI” GIOCATORI. “Sono molto affezionato a Joao Pedro, per quanto non l’abbia trattato io in prima persona. E’ cresciuto tantissimo ed oggi è il nostro capitano. Poi non posso che citare Cragno, anche lui cresciuto davvero tanto e pure Nandez, il cui corteggiamento è durato più di quello che ho fatto amia moglie”