Scene da apocalisse. Alcune strade del centro abitato cancellate, cantine allagate, auto trascinate dall’acqua e inghiottite dalle frane
Ritrovato nel pomeriggio a Bitti il corpo della terza vittima dell’alluvione. Il cadavere di Lia Orunese, 89 anni, è stato recuperato non lontano dall’abitazione dell’anziana donna che era stata vista da alcune persone letteralmente inghiottita dal fango e dall’acqua ieri. Il corpo della donna è stato trasportato al cimitero della cittadina del nuorese. L’anziana, ieri mattina, era uscita a pochi passi della sua casa vicino alla piazza Asproni, attratta da un rumore proveniente da una casa vicina dove c’è stato un crollo. In quell’istante una violenta cascata d’acqua e fango l’ha travolta e trascinata via. Oltre a Lia Orunesu, hanno perso la vita nella tragica giornata anche l’allevatore Giuseppe Mannu, 55 ani, e Peppineddu Carzedda, 90 anni.
BITTI IN GINOCCHIO. Come ricorda l’Ansa, già colpito all’alluvione di sette anni fa con una vittima (un allevatore travolto dalla furia dell’acqua in campagna il cui corpo non è stato mai ritrovato) il paese è distrutto. Strade del centro abitato cancellate, cantine allagate, auto trascinate dall’acqua e inghiottite dalle frane, le case di campagna all’uscita del paese verso Onanì non esistono più e con loro sono state spazzate via strade rurali e ponti. Nel Comune distrutto dall’alluvione sono al lavoro, oltre a tutte le forze dell’ordine, Vigli del Fuoco, Polizia, Carabinieri, le squadre della Protezione Civile regionale che sta impegnando oltre 300 uomini per le operazione di sgombero delle macerie e per ospitare le persone che hanno dovuto lasciare le proprie case.