Intervistato dal Fatto Quotidiano il Ministro per la Salute aggiunge che saranno fondamentali in merito i dati delle prossime 48 ore
La situazione in Italia sulla pandemia da Coronavirus è monitorata con grande attenzione. Il nuovo DPCM, varato dal presidente del Consiglio Conte, in vigore da ieri e valido fino al 3 dicembre, potrebbe essere suscettibile di modifiche. Questo perché, come dice il Ministro della Salute Roberto Speranza (intervistato dal Fatto Quotidiano) “Nelle prossime 48 ore vedremo i nuovi dati e se necessario ci saranno altre ordinanze”, tradotto altre zone rosse o arancioni. Il Ministro ricorda che “Il Dpcm prevede che il ministro possa intervenire su una Regione, non su una Provincia. Ma sull’area metropolitana può intervenire il presidente De Luca, come ha fatto Zingaretti a Latina”.
DA ZONA ARANCIONE A ROSSA. “Dev’essere chiaro – avverte Speranza – che noi stiamo svolgendo una funzione di supplenza nei confronti delle Regioni, che non si possono lamentare anche perché i dati vengono da loro”. Nessuna trattativa ovviamente, dice ancora il Ministro della Salute “ma i tecnici del ministero si confronteranno con quelli delle Regioni. C’è un modello standardizzato, i criteri sono li’ da 24 settimane e se per tre settimane una Regione non dài dati diventa zona rossa. La situazione è grave. Più che le terapie intensive – conclude – a preoccupare sono i reparti dell’area medica“.