L’Aic in mano a Calcagno, dopo le dimissioni di Tommasi, è pronta a portare avanti la propria battaglia contro la nuova norma che limita a 22 i contratti professionistici per ogni società
Umberto Calcagno vicepresidente dell’Aic (che ha preso in mano le redini dopo le dimissioni di Damiano Tommasi) ospite a TrmWe.it , ha confermato che domenica prossima 27 settembre in Serie C non si giocherà. Il motivo scatenante è la norma che limita a 22 i contratti professionistici per ogni società. “Lo stato di agitazione è confermato, nei prossimi giorni dichiareremo lo sciopero. Come avrete letto anche sui media non c’è interlocuzione con la Lega Pro e ci sono idee di politica sportiva differenti. Stiamo creando delle illusioni a centinaia di ragazzi”.
SFORZI VANI. “Le liste a 22 sono una forzatura che non ha correlazione con la valorizzazione. È una norma che serve ad abbassare il livello tecnico del nostro campionato. Non vedo alternative allo sciopero nonostante il momento delicato. Non ci si può approfittarsi di questa situazione che non creerà un plusvalore per i giovani e le società coinvolte. Dispiace perché abbiamo fatto tanti sforzi per riprendere in sicurezza e questa situazione fa male a tutto il sistema. Ci sono ricorsi inoltrati e vedremo quale esito daranno. Fuori di dubbio che se la situazione dovesse proseguire, le conseguenze a livello contrattuale potrebbero esserci“.