Due chiacchiere con Federico Guidi, attuale tecnico della Casertana, che ha seguito alacremente la crescita calcistica del nuovo acquisto del Cagliari
Che tipo di giocatore è Riccardo Sottil?
“E’ un tipico esterno d’attacco. E’ in possesso di qualità tecniche e fisiche molto importanti, ed è abile nell’uno contro uno. E’ un destro naturale, ma utilizza con molta disinvoltura anche il mancino, grazie anche ad un’importante varietà di giocate. Negli ultimi venti metri, poi, diventa devastante grazie alla sua velocità di esecuzione fatta di assist ed anche goal”
Il 4-3-3 di Di Francesco è l’ideale per esaltare queste qualità?
“Assolutamente sì. Mister Di Francesco, inoltre, sa lavorare benissimo con i giovani, non a caso ragazzi come Berardi sono cresciuti tantissimo. Sono certo che saprà mettersi in mostra”
Pare, però, non “gradire” particolarmente la fase difensiva.
“Fu il mio primo motivo di contendere con lui. Sin dagli allievi ha sempre fatto la differenza, ma tendeva solo a concentrarsi sulla fase offensiva, e questo lo faceva diventare ‘pigro’. Passato in primavera, tra l’altro sotto età, lo paragonavo alle luci di natale: alternava momenti di luce assoluta, ad altri di minore riflesso. Ma grazie al lavoro ha saputo migliorarsi anche sotto questo aspetto. Ha avuto una crescita esponenziale, è maturato, e ciò gli ha consentito ben presto di arrivare in prima squadra”
Come valuta la scelta Cagliari e che consiglio si sente di dargli?
“Assolutamente azzeccata come piazza, squadra e progetto tecnico. La filosofia di calcio di Di Francesco si sposa perfettamente con le sue caratteristiche. Voglio dirgli di continuare a lavorare a testa bassa, sia quando le cose andranno bene o male. I momenti di difficoltà arriveranno, ma Riccardo deve essere consapevole delle sue qualità e non abbattersi”
