Al Manuzzi il ko per 1-0 dell’Olbia con la capolista Cesena passa in secondo piano. La notizia è il bruttissimo festo del padre di Cristian Shpendi – attaccante del romagnoli – entrato il campo dalla tribuna per provare ad aggredire il portiere dei bianchi Filippo Rinaldi con un destro sul volto, per fortuna non centrando con violenza il giocatore. L’aggressore è stato subito fermato da Riccardo Chiarello, centrocampista bianconero, e da altri componenti della panchina cesenate.
La furia di Shpendi padre si sarebbe scatenata perché Rinaldi aveva sferrato un colpo proibito al figlio durante la gara, con la punta del Cesena costretta a uscire per una brutta ferita all’arcata sopracciliare. A questo punto si aspetta il referto dell’arbitro e il verdetto del giudice sportivo ma il Cesena è a rischio multa e/o squalifica del campo.
LA PARTITA. Avvio tutto di marca romagnola, con Saber vicino al gol al 3’ e super intervento di Bellodi in scivolata al quarto d’ora sulla conclusione di Corazza che sarebbe finita in rete. Soffrono i galluresi, che vanno sotto al 20’ con la marcatura di Corazza, che mette dentro dopo la deviazione di Rinaldi. La capolista fa la gara anche dopo aver siglato e, sempre con Corazza, va vicina al raddoppio, che Palomba evita. Gara decisamente a senso unico, con occasione non sfruttata da Donnarumma (36’), Pieraccini un minuto dopo e ancora Corazza al 42’.
Nel secondo tempo ancora Cesena pericoloso, con Berti che ci prova al 2’ con palla fuori, quindi Adamo colpisce il palo al 12’, Rinaldi si oppone a Corazza (19’) che poi al 20’ di fatto sbaglia un rigore in movimento. Adamo poi manca il 2-0 al 35’. Da segnalare al 29’ l’esordio di Schiavone, arrivato in settimana da svincolato, al posto di Montebugnoli.