(Fonte: La Stampa, 27 gennaio 1955)
ULTIMI. Una vicenda ormai nascosta nelle pieghe del tempo, che coinvolse il Cagliari quasi 70 anni fa. Campionato di Serie B 1954-55. Sulla panchina del Cagliari c’è Silvio Piola, totem del calcio nazionale e miglior cannoniere di tutti i tempi della massima serie. Ma le cose vanno a rotoli e vengono presi provvedimenti a causa del rendimento insufficiente della rosa. A cominciare da Piola stesso. Il quale, esasperato dagli scarsi risultati del campo, intanto concorda una multa di 50.000 lire per ciascun giocatore. Non solo…
SCOSSA. Qualche giorno dopo si sarebbe giocata la partita contro il Pavia, il 30 gennaio 1955, a Cagliari. I sardi sono ultimi in classifica, con appena 11 punti, insieme al Verona. La scossa – quantomeno dialettica – cerca di darla l’allenatore che arriva a chiedere alla società di giocare egli stesso come centravanti, nonostante i 41 anni compiuti. La società lo asseconda. Uno schiaffo morale per la rosa, rimasto però su carta. Contro i lombardi non cambia infine ruolo come promesso e il match viene deciso dal mediano Mario Villa in favore del Cagliari. Da quel momento inizia la risalita, conclusa a fine torneo con la nona piazza in classifica.