Il ds rossoblù Nereo Bonato commenta la stagione appena conclusa alla trasmissione di Radiolina “Il Cagliari in diretta”
COSTRUIRE. “Il giorno che il Cagliari è retrocesso, fui tra i tantissimi convinti alla tv che i rossoblù agguantassero la salvezza. Retrocessione assurda, ma reale. In questa stagione siamo arrivati per costruire, sapendo delle scorie dei fatti di maggio 2022 e le potenzialità inespresse della rosa. C’era un malessere latente di tutto l’ambiente: siamo ripartiti sistemando le cose, trovando pian piano le soluzioni“.
STERZATA. “La gestione Liverani? Non è riuscito a trasferire le sue idee di gioco e ciò ha portato malessere. A quel punto si era resa necessaria una sterzata. L’idea Ranieri nasce dopo la sera del Barbera di Palermo: c’era da prendere una decisione importante, cambiare la guida tecnica. Cercavamo un leader carismatico e Ranieri lo abbiamo reputato l’uomo giusto al momento giusto. Ci siamo confrontati con lui sotto l’aspetto tecnico e non solo, desiderava ritornare a Cagliari. Bravi noi a convincerlo, bravo al presidente che ha fatto un investimento importante. Un percorso difficile, ma insieme entusiasmante“.
FORZA. “La crescita della squadra è stata graduale, grazie soprattutto alla pazienza. Il Mister ha trasmesso serenità ai ragazzi e il desiderio di raccogliere i frutti del lavoro, il risultato è stato vedere una squadra con rinnovata forza. La partita di Ascoli è stata un crocevia fondamentale, non solo per aver rimesso in piedi la gara: c’è stato il primo cambio di mentalità“.
ADRENALINA. “I playoff ha regalato una botta di adrenalina. Quelli vissuti a Cagliari hanno visto una grande sinergia dell’ambiente nel suo complesso, determinante per spingere la squadra in modo clamoroso. Siamo stati infine premiati. Sia la semifinale che la finale sono state complicate, ma più le gare disputate in casa“.
CRESCITA. “Ci eravamo dati un anno e mezzo per arrivare in Serie A: abbiamo bruciato i tempi e ne siamo felici. La società si è data una struttura innovativa e tutte le scelte sono condivise, ponderate. Si sbaglia sempre, è normale: ora metteremo tutte le scelte da compiere sul tavolo, senza fare voli pindarici puntando a una crescita graduale. Di base c’è un0indicazione di base sul budget per costruire la squadra: poi si analizzano tutti i dettagli per capire se fare determinati sforzi. Necessari lucidi e concentrati nelle decisioni“.