Pisa-Cagliari, prossimo match di campionato cadetto, offre la possibilità di ricordare un pisano doc che ha fatto la storia rossoblù: Ugo Conti
89 GOL IN SERIE A. Chi rammenta Ugo Conti “solo” come l’allenatore in seconda del Cagliari scudettato, deve ricredersi: spieghiamo il perché. Intanto, mai una partita come Pisa-Cagliari può ricordarlo a dovere, in primis per il luogo di nascita. Venuto alla luce nella città della celebre Torre Pendente il 22 settembre 1916, Conti è stato un ottimo calciatore di Serie A negli anni ’30 e ’40: ben 89 le sue reti realizzate nella massima categoria. 2 stagioni con la Fiorentina, una nel Livorno, 4 nel Genova (poi tornato dopo la Seconda Guerra Mondiale all’originale dicitura Genoa) e 2 nella Lucchese. Una predilezione per la Toscana, quindi, spicca nella sua carriera di “attaccante di rara potenza” (La Stampa, 31 agosto 1983). Sono state in tutto 5, le annate in cui è andato in doppia cifra in A. Niente male! Da sottolineare, l’esperienza con la Juventus nel campionato di Guerra 1945-46.
IL FILOSOFO. È però a Cagliari, come allenatore, che tocca il suo momento di gloria. Nella stagione 1969-70, secondo di Manlio Scopigno, ne prende il posto in panchina dopo la celebre squalifica de Il Filosofo. Vincono insieme il clamoroso Scudetto, dividendosi infine al termine del campionato successivo. Conti avrà altre esperienze nel medesimo decennio con Gubbio e Livorno. È scomparso il 30 agosto 1983 proprio nella città labronica, all’età di 66 anni, per un malore improvviso.
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