Il commento a caldo del match appena terminato all’Unipol Domus tra Cagliari e Perugia: i rossoblù tornano alla vittoria dopo quasi due mesi, complicandosi la vita. Per squadra e Liverani, soprattutto, contestazione del pubblico

Accoglienza gelida per il Cagliari all’Unipol Domus. Sia all’atto dell’annuncio delle formazioni che all’ingresso in campo, la squadra è stata fischiata. Il copione non è cambiato nei primi minuti, non certo l’ambiente ideale tra le mura amiche, che registrano il record negativo di presenze e la diserzione della curva Nord: il pubblico di Cagliari è insomma passato ai gesti concreti, per contestare la stagione deludente dei rossoblù. Gradualmente, con l’uno-due firmato da Pavoletti e Lapadula, il pubblico si è un pochino riscaldato. Però il fantasma si è materializzato poco dopo, a causa del marchiano errore di Capradossi che ha fruttato il gol ospite. Come da attese, Perugia chiuso e pronto a ripartire, soprattutto sul centro-destra della difesa sarda. Buon atteggiamento nel primo tempo da parte dei padroni di casa, reso nuovamente instabile dallo schiaffo di Strizzolo.

Pavoletti e Lapadula funzionano insieme, si cercano e segnano: si capisce finalmente che questa rappresenta la soluzione migliore, sebbene sulla carta ci fossero forti dubbi sulla loro complementarietà. Il livornese insacca il terzo gol, con il compagno pronto comunque a ribadire in rete. I sardi agguantano la vittoria dopo l’ultima volta del 15 ottobre e questo rappresenta un’iniezione di fiducia per la squadra. In una prestazione non convincente, va detto. Come va sottolineata la pesante contestazione all’indirizzo di Liverani al minuto 76, quando è stato effettuato un triplo cambio dal tecnico: il malessere della piazza è palpabile, considerando inoltre il record negativo di presenze per l’impianto. Coro inequivocabile, a un certo punto cantato da tutto lo stadio. Oggi, all’Unipol Domus, nemmeno 10.000 spettatori.