L’ex allenatore di Serie A Bortolo Mutti, in passato sulla panchina della Reggina prossima avversaria del Cagliari, risponde ai nostri microfoni in esclusiva
Mister, come giudica il rendimento del Cagliari nelle prime dieci gare disputate in una B molto complicata?
“Un bel campionato, interessante. Di alto valore tecnico e con tante squadre blasonate. C’è grande equilibrio. Mi sorprende l’inizio del Cagliari, può darsi che l’adattamento del tecnico sia stato difficoltoso. Manca continuità e la sconfitta di Ascoli non me l’aspettavo. I sardi devono ancora trovare i giusti equilibri. Però non vedo una compagine che possa farla da padrone in questo torneo“.
All’Unipol Domus arriverà la Reggina di Pippo Inzaghi, che ha iniziato di slancio prima di un rallentamento. Come reputa il momento dei calabresi?
“La Reggina ha avuto un avvio importante e Inzaghi sembrava stesse riproponendo subito la galoppata di Benevento. Sorprende l’ultima sconfitta in casa, però esistono dei momenti particolari e delicati da gestire nel corso di una stagione. I calabresi e Pippo dovranno rimboccarsi le maniche. Necessario dare la giusta dose di entusiasmo e grinta“.
Il Cagliari arriva al match dopo ore molto delicate a livello dirigenziale. Queste novità incideranno sul morale della squadra?
“Capozucca lo conosco bene: bisogna vedere cosa sia accaduto. Sollevare il direttore sportivo in un momento delicato, fa riflettere. Può darsi che ci siano state delle incomprensioni. In queste situazioni bisogna ricompattare l’ambiente, a volte compiendo pure azioni di forza. Chi arriverà dopo Capozucca avrà il compito di dare sostegno in primis a Liverani. Auguro al club che tutto si risolva nel migliore dei modi: perché il Cagliari non può permettersi di perdere ancora terreno, la classifica è corta ma pure molto affollata. Il tempo comunque c’è per far bene, non è il caso di farsi prendere dall’ansia“.
Quale potrebbe essere il tema della partita di sabato sera?
“Gli episodi decisivi sono sempre possibili, soprattutto se si considera che ci sono i solisti ci sono da entrambe le parti. Mi aspetto una gara molto tattica, in cui giocare da squadra sarà più importante del resto. Reggina affamata di nuove certezze e Cagliari alla ricerca di un gioco efficace“.
Ha guidato la compagine calabrese per un breve periodo nel 2002: che ricordi ha di quell’esperienza?
“Parentesi positiva, bella. Foti puntò su di me, purtroppo la mia permanenza durò per sole 8 partite di campionato. La società fece un mercato molto ristretto per difficoltà tecniche, che poi furono superate a gennaio. Ma nella mia gestione si vide una buona squadra. Ho un ottimo ricordo a livello ambientale, e racconto un piccolo aneddoto. Da Reggio Calabria guardavo lo Stretto, in direzione di Messina che mi avrebbe regalato in seguito grandi soddisfazioni con una promozione e un 7° posto in Serie A. Reggio fu un trampolino di lancio“.
IL PROFILO.
Bortolo Mutti è nato a Trescore Balneario (Bergamo) nel 1954. Buon centravanti negli anni ’70 e ’80, ha vestito tra le altre le maglie di Brescia, Atalanta e Mantova. La carriera di tecnico inizia nel 1988 a Palazzolo e lo vede scalare le categorie: nel ’96 debutta in A sulla panchina del Piacenza. Nella massima serie ha guidato pure Napoli, Reggina, Messina, Atalanta, Bari e Palermo. L’ultima esperienza a Livorno nella Serie B 2015-16. A Messina i più importanti risultati della carriera, con una promozione in A e un 7° posto che rappresenta il miglior piazzamento nella storia del club siciliano.
