La prima vittoria esterna, ottenuta contro una concorrente diretta, indica che il percorso da affrontare è quello giusto. Ma c’è da lavorare tanto
Nozione basilare del calcio semplicissima: occorre fare gol. Ovviamente per vincere, uno in più dell’avversario di turno e non interessa in che modo. Ovvero, se sia una rete spettacolare o per un rimpallo fortunoso o ancora in tap-in. Se poi, in uno scontro diretto, vinci 2-0 ancora meglio. Su questo il Cagliari, sabato pomeriggio, ha fatto il proprio dovere imponendosi al Vigorito sul Benevento. Dunque è giunto il primo segnale al campionato da parte degli uomini di Liverani: “Per la lotta alla promozione diretta noi ci siamo!”. Chiaramente è solo un primo passo e ne dovranno arrivare degli altri e non pochi. Intanto nella parte alta, nonostante l’incidente di percorso a Ferrara con la Spal, ci si è e ci si vuole rimanere.
BENE MA... Di positivo certamente la seconda imbattibilità della porta. A Benevento Radunovic qualche intervento importante lo ha fatto, ma soprattutto con controlli del pallone da ordinaria amministrazione, ha indubbiamente fornito quella sicurezza tra i pali tra le cose fondamentali per costruire qualcosa di importante. C’è da lavorare ancora abbastanza sulla linea difensiva e sul filtro a centrocampo, per cercare di limitare l’offensiva delle altre squadre, ma i margini dopo 5 gare di campionato e una di Coppa Italia, sono ancora tanti.
In attacco quando si va in porta un pizzico di cinismo in più non guasta, anche perché questo Cagliari è una potenziale macchina da gol, che va fatto anche più volte a partita. Ora serve continuità sabato col Bari, per andare alla prima sosta stagionale con ancora maggior consapevolezza nei mezzi. Cosa che ancora manca. In questo ha probabilmente ragione Pavoletti, quando giovedì scorso (ospite di una trasmissione a Videolina) ha fatto notare che ancora in alcuni compagni di squadra, presenti nello scorso campionato in Serie A, vi sono “scorie della retrocessione, non ancora andate via del tutto”.
LA QUINTA GIORNATA. Vincono ancora Reggina e Brescia, rispettivamente a Pisa (a fine gara il presidente Corrado non mette in discussione Maran nonostante il momento no) e Modena, il che permette a calabresi e lombardi di restare in vetta con 12 punti, più due sul Cagliari terzo in solitaria. Il Frosinone, battuto in pieno recupero dal Cittadella resta a 9 e viene raggiunto dal Bari, impostosi di misura a Cosenza. Rallentano Ascoli e Genoa, ko a Perugia e Palermo, vittoria importante, la prima in stagione per gli umbri di Castori. Il posticipo domenicale ha visto la Spal imporsi 2-0 sul Venezia, raggiungendo quota 8. La delusione di queste prime cinque giornate, come lo scorso torneo cadetto ma con un altro allenatore, è il Parma battuto in casa 3-2 in rimonta dalla Ternana. Per contro, con Bisoli in panchina, vola la Südtirol, passata 2-0 in casa di un Como alle prese con la scelta di un tecnico dopo i problemi di salute del tecnico Gattuso.
IL PROSSIMO TURNO. Il sesto precede la sosta. Si comincia con l’anticipo del Rigamonti tra Brescia e Benevento, venerdì alle 20.30. Sabato, oltre a Cagliari-Bari, alle 14 in contemporanea anche
Ascoli-Parma, Como-Spal, l’interessante (al pari del match della Unipol Domus) Frosinone-Palermo, Reggina-Cittadella, Südtirol-Cosenza: sabato 17 settembre 2022 e Venezia-Pisa. Genoa-Modena è il posticipo delle 16.15, il derby umbro Ternana-Perugia, quello domenicale alla stessa ora.
