L’ex giocatore di Cagliari e Inter parla della sua gara del cuore: da una parte i nerazzurri che devono provare a vincere lo scudetto, dall’altra il suo Cagliari che deve fare punti per salvarsi
Non avrebbe mai voluto assistere a una gara del genere, ma il calcio a volte sa essere crudele. Per Cagliari-Inter Gianfranco Matteoli domenica avrà il cuore diviso in due: da una parte il suo Cagliari, alla disperata ricerca di punti salvezza, dall’altra l’Inter del suo scudetto dei record, e di quattro stagioni indimenticabili.
“Il Cagliari per battere l’Inter dovrà dare tutto e anche qualcosa in più”, spiega Matteoli sulle pagine de L’Unione Sarda, “niente calcoli, bisogna andare in campo e giocare. Contro l’Inter sarà una partita delicatissima per tutte e due le squadre. Il Cagliari si gioca la Serie A in 90 minuti, mentre l’Inter si gioca lo scudetto. La logica dice Inter, ma il calcio è strano e ci possono essere sorprese clamorose. Ecco perché il Cagliari deve sperare, provarci. Anche se dall’altra parte c’è una squadra che, se non dovesse vincere lo scudetto, dovrebbe fare un ‘mea culpa’ clamoroso. Cosa può opporre il Cagliari? In partite così le tattiche non contano. Si vince col cuore e la capacità di gettarlo oltre l’ostacolo. Se sono d’accordo con l’esonero di Mazzarri a tre giornate dalla fine? Il calcio è anche questo. C’è stato un momento in cui, con Mazzarri, il Cagliari sembrava salvo. Poi è successo qualcosa e, da fuori, è difficile capire. Ma se dovevi cambiare, dovevi farlo prima, non a tre giornate dalla fine“.