Il colombiano, arrivato al Cagliari abbastanza acerbo, sta migliorando tanto e quando sta bene è impressionante
Damir Ceter e il Cagliari. Una storia iniziata nel 2018 e che ancora deve dare i suoi frutti. Il colombiano, nativo di Buenaventura (classe 1997) arriva in Sardegna dall’Indipendiente Santa Fe. Giulini scommette dunque in prospettiva. Fisico possente, il ragazzo fa fatica ad imporsi in Serie A, perché ancora acerbo. Il Cagliari, dopo 6 presenze, lo manda a giocare in prestito in Serie C all’Olbia, dove nelle 36 presenze in gallurese, segna 13 reti. Per lui si aprono le porte di un altro prestito: quello in Serie B con il Chievo Verona. A condizionarlo sono gli infortuni. Coi veneti scende in campo 23 volte e realizza 2 reti. Torna al Cagliari per poi essere girato al Pescara, sempre nella serie cadetta. 28 le presenze e 5 le reti. Anche qui gli infortuni non sono mancati, ma quando è stato bene, ha fatto la differenza soprattutto nel gioco.
CHANCE. Ceter appare migliorato e, nel ritiro, si è fatto notare. In caso di partenza (o anche permanenza di Simeone) potrebbe mettere in difficoltà Semplici. Tentare sulle sue qualità non costa nulla. Magari sarà una scommessa persa. Ma se vinta, allora potrebbe essere un qualcosa di importante per il club e soprattutto per il ragazzo. D’altronde, non solo al Cagliari, ci sono stati (in tutti i ruoli) giocatori che sono stati aspettati, anche troppo. E allora perché non farlo anche con Damir (cui notevole stazza fisica e alla velocità in progressione. non mancano di certo), non cedendolo alla Salernitana, che ha già ufficializzato Simy? Questo è il pensiero di chi ha scritto questo articolo,