L’estate calcistica italiana è incentrata sull’Europeo degli azzurri ma, sottotraccia, il calciomercato è vivissimo. Proprio come nel 1982, quando il Cagliari sembrò sul punto di portare due uruguaiani in Sardegna
MUNDIAL. Proprio come oggi per Euro 2020, il calcio italiano nel giugno 1982 era distratto dalla partecipazione azzurra al Mundial in Spagna. Sottotraccia si muoveva comunque il mercato e i giocatori stranieri aggiungevano un pizzico di curiosità alla passione di addetti ai lavori e tifosi. Sfogliando La Stampa del 16 giugno ’82 arriva la notizia dell’ingaggio avvenuto, da parte del Cagliari, del campione Waldemar Victorino: “Il centravanti della Nazionale uruguaiana è stato letteralmente <strappato> al Nacional, in quanto all’ultimo momento la società sudamericana sembrava intenzionata a tenersi il giocatore, in seguito alle forti pressioni dei tifosi“.
MANCATO ARRIVO. Nel medesimo articolo, firmato dallo storico giornalista Giorgio Gandolfi, anche l’interesse del club isolano per completare un’accoppiata tutta celeste: quella con Alberto Bica, talento allora descritto come ventunenne, ma in realtà di tre anni più anziano. Ala destra, militava anche lui nel Nacional Montevideo e faceva parte del giro della rappresentativa uruguaiana, con cui nel 1979 aveva partecipato alla Copa América. Il presidente Alvaro Amarugi, tuttavia, non riuscì nel suo intento e portò in Sardegna il peruviano Julio César Uribe. Bica, protagonista di una carriera longeva, non si sarebbe mai mosso dal Sudamerica fino al ritiro nel 1998. Di Victorino, beh… che altro aggiungere su colui che è passato alla storia come uno dei più grandi tonfi della Serie A? Uribe, com’è noto, avrebbe militato a Cagliari fino al 1985 con alterne fortune.
(Nella foto, Alberto Bica solleva la Copa Libertadores 1980. Fonte: El Pais Ovaciòn)