La fase finale di UEFA Euro 2020 è alle porte: Calcio Casteddu ha realizzato per voi una guida di avvicinamento all’evento, tra storia e attualità. Si comincia con la genesi della competizione, che ci riporta indietro nel tempo. Buon viaggio!

PRIMA PUNTATA. Il Campionato Europeo di calcio per nazioni nacque dall’idea di un grande uomo di calcio. Un francese, che attorno al pallone aveva ricoperto vari ruoli: il suo nome è Henri Delaunay. Nato a Parigi nel 1883, era stato calciatore e arbitro. Svolgendo quest’ultima attività, rimase vittima di un incidente a causa di una violenta pallonata al volto: si ruppe due denti e inghiottì addirittura il fischietto, decidendo di abbandonare la giacchetta da quel giorno.

Ma senza lasciare il calcio, ripiegando su incarichi dirigenziali. Dapprima amministratore della squadra di cui aveva vestito i colori da atleta – l’Étoile des Deux Lacs – Delaunay divenne segretario del Comitato Interfederale francese, progenitore della Federcalcio del suo Paese. Parliamo, anno più anno meno, di un secolo fa.

LA FORZA DELLE IDEE. L’occhialuto parigino affiancò ben presto un altro uomo di calcio dalla fervida immaginazione: Jules Rimet. Insieme misero in piedi il campionato del mondo di calcio, la cui prima edizione ebbe luogo in Uruguay nel 1930. Già a quel tempo, Delaunay aveva pensato a una competizione europea per club e a una manifestazione simile riservata però alle squadre nazionali, ben più estesa della Coppa Internazionale di allora. Dopo la Seconda Guerra Mondiale e le difficoltà connesse alla ripresa delle attività, Delaunay riprese slancio: già segretario generale dell’UEFA dal momento della fondazione, non riuscì a godere i frutti inseguiti con tenacia e passione. Morì a 72 anni nel novembre 1955, quando la Coppa dei Campioni era partita da poche settimane: l’Europeo per nazioni sarebbe partito invece nel ’60. Un torneo che, dalla prima edizione, assegna alla squadra vincitrice la coppa Henri Delaunay: l’uomo del futuro.