Esattamente cento anni fa, il 5 marzo 1921, nasceva in Ungheria una meteora rossoblù: Árpad Fekete. Arrivò a fine carriera: un personaggio incredibile
METEORA. Nato a Salgótarján (Ungheria) il 5 marzo 1921, Árpad Fekete è stato un discreto attaccante che esordì a fine anni Trenta. Il periodo più significativo lo vive nell’Ujpest, insieme a campioni dell’epoca come Ferenc Szusza, Gyula Zsengeller e Antal Szalai. Dopo la Seconda Guerra Mondiale lascia il Paese e approda in Romania, da qui in Italia al Como e alla Pro Sesto.
CAGLIARI E MESSICO. Arriva a Cagliari di fatto a fine carriera, nel 1952. Appena due presenze in Serie B da interno destro, sinistro o centravanti. Poi ancora via, in Francia. Fekete diventa una leggenda come allenatore in Messico, dove lavora dal 1957 al 1990 in una miriade di club. Viene soprannominato “El Bombero” (il pompiere) per la capacità di prendersi cura di squadre in difficoltà, vince 7 trofei e tuttora è considerato uno dei più grandi tecnici stranieri del calcio messicano, in cui è stato protagonista di 625 incontri. Fekete è scomparso nel 2012, all’età di 90 anni. Nonostante tutto, un personaggio di primo livello transitato per Cagliari e degno di essere ricordato, a 100 anni esatti dalla nascita.