Il pareggio può essere accettato come risultato sostanzialmente giusto contro un ottimo Spezia ma l’amarezza resta
I tre punti erano li ad un passo dall’essere messi in cassaforte contro lo Spezia. Ma, al fischio finale da parte dell’arbitro Marini di Roma, assistito al VAR dal triestini Giacomelli, in classifica si passa da 10 a 11 e si resta ancora nella parte destra della classifica. L’epilogo non può essere dimenticato. Minuto 47’ della ripresa: Klavan sbaglia l’intervento sul passaggio di passaggio al centro dell’ex Farias per Piccoli, toccando lo spezzino. Rigore per i liguri battuto da Nzola, che insacca per il definitivo 2-2, spiazzando un Cragno decisivo con almeno due super interventi. Un errore che poteva essere evitato, anche se (a rivedere più volte le immagini) il dubbio sul tocco reale esiste.
IL VIZIO DI NON CHIUDERE LE PARTITE. Capita a tutte le squadre in una stagione. Ci si ripromettere di essere più attenti, ma a volte si cade sullo stesso errore. Un conto è non avere occasioni un conto e averle e non sfruttarle, Come accaduto ieri nella ripresa dopo la rimonta per 2-1. Al 24′, quando Ounas tutto solo in scivolata manda la palla fuori con la porta spalancata davanti, quindi 9’ dopo con Sottil che si fa respingere la conclusione da Provedel e successivamente Rog che fallisce il 3-1 di poco. A graziare gli avversari Joao Pedro lanciato da Cerri al 39’ e lo stesso attaccante di ritorno dal prestito alla Spal, subentrato a Pavoletti a gara in corso, che spedisce il pallone alto di testa ad un passo dalla porta.