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João Pedro: “Di Francesco vuole più di 20 gol. Cagliari città speciale”

L’attaccante del Cagliari João Pedro è intervenuto questa sera nel programma televisivo Videolina Sport

Aver raggiunto Oliveira (45 reti in A, secondo) è un traguardo importante, perché coinvolge un grande protagonista. Sono felice, perché con lavoro e senza pensieri specifici sono arrivato a queste cifre: un onore essere vicino ad alcuni grandi del passato rossoblù“.

Il mercato fa parte del gioco, tutte le volte escono tante notizie. Ma la mia testa è sempre stata qui. Vogliamo tutti fare bene in questa stagione, la strada è quella giusta“.

Abbiamo avuto poco tempo per lavorare prima dell’inizio dell’annata, Mister Di Francesco pretende tanto a livello tattico. Dobbiamo migliorare, però la squadra c’è e siamo forti. Non possiamo concedere nulla o quasi agli avversari“.

Mi do la sufficienza per la prova di oggi. Di Francesco ci sta facendo lavorare molto per migliorare gli automatismi, in particolare in fase difensiva. In Serie A i rischi di essere puniti per gli errori sono molto alti. Dal punto di vista collettivo è necessario migliorare: pur segnando 4 gol, come oggi, non va bene andare in difficoltà fino all’ultimo“.

Il cambio di modulo è avvenuto perché l’allenatore non ci vedeva al meglio con il 4-3-3. C’è grande dialogo e ci siamo intesi subito, mi chiede tanto ma è notevole pure il suo aiuto. Non mi sono ritrovato solo io a mio agio, anche i compagni“.

Non era il mio ruolo… quello di esterno sinistro nel tridente, ma ero tranquillo perché sapevo sarebbe stato necessario comunque del tempo. Sono più vicino alla porta e posso dare di più alla squadra, stiamo vincendo ed è la cosa più importante“.

La prima cosa che mi ha detto Di Francesco è che non vuole 18 reti come l’anno scorso: vuole che superi i 20 gol. Desidero riuscirci. Con Simeone ci capiamo con uno sguardo, è stato così anche per l’assist per il secondo gol di oggi“.

Tatticamente il calcio è cambiato tanto, difficile trovare un’unica motivazione per spiegare perché oggi sembra si segni di più. Il Var? Ci siamo abituati, forse oggi il mio gol senza Var sarebbe stato annullato anni fa“.

Pavoletti è stato ed è ancora importante, allo stesso modo di Simeone: grandissima intesa con entrambi e mi piacerebbe vederci insieme contemporaneamente. Il campionato è lungo, si verificherà in futuro qualche occasione perché si realizzi“.

Mi trovo benissimo a Cagliari e so quanto questa città sia speciale per me. L’ho sentito soprattutto nei momenti più difficili e ho sempre dato il massimo per il Cagliari, anche sbagliando. Sono contentissimo, anche di arrivare fra 3 gare a quota 200 presenze. Diventare il capitano di un club del genere è un onore, una responsabilità e mi dà grande carica“.

Arrivare in Europa non sarà semplice, significherebbe che dai primi posti dovrebbero restare fuori club più attrezzati di noi. Puntiamo a salire il più in alto possibile, con equilibrio e cercando sempre di giocarcela. Tutto dipende da noi“.

I miei cambi di ruolo? Ormai mi sento un attaccante a tutti gli effetti. Vicino alla porta mi trovo bene, dopo aver fatto la mezzala per diversi anni“.

 

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