Il direttore per l’Europa Hans Kluge: “L’eccessiva sicurezza potrebbe essere il nostro peggior nemico in questo momento. Ci sarà una seconda ondata”
L’Organizzazione Mondiale della Sanità è costretta a mettere in guardia le nazioni sulla alla lotta contro il coronavirus. Infatti, appare purtroppo certa praticamente una seconda ondata di contagi, e a fare la differenza la differenza saranno le misure che adotteremo dopo questa prima ondata che ci ha colti alla sprovvista. In merito è intervenuto oggi, dopo la conferenza stampa di ieri (LEGGI QUI) da parte del numero uno Tedros Adhanom Ghebreyesus, a parlare è stato il responsabile per l’Europa, Hans Kluge. “Ogni segnale relativo a un virus che viene controllato, gestito, mitigato è un buon segnale. Tuttavia, il mio messaggio oggi rimane di cautela, anche perché in Europa si registra la metà dei morti, purtroppo all’interno delle RSA”.
RITORNO ALLA NORMALITA’. “L’eccessiva sicurezza potrebbe essere il nostro peggior nemico in questo momento. Non possiamo permetterci di credere di essere sicuri e protetti. Eventuali misure riguardanti l’allentamento sociale devono essere attentamente valutate e gradualmente intraprese. Questa non è una uscita, perchè non esiste una via veloce per la nuova normalità. La domanda non è se ci sarà una seconda ondata – ha concluso Hans Kluge – la domanda è se riusciremo a fare lezione di tutto quanto ci è accaduto finora. Qualsiasi ritorno alla nuova normalità deve basarsi su una valutazione del rischio, deve avvenire gradualmente”.
30 MILIONI DI DOLLARI DALLA CINA. La mossa da Pechino, annunciata dal portavoce del ministero degli Esteri Geng Shuang, segue la prima donazione fatta sempre dalla Cina in precedenza del valore di 20 milioni di dollari e il blocco dei fondi americani all’agenzia dell’Onu deciso da Donald Trump, lamentando un ruolo troppo filo-cinese dell’Oms e un lavoro non impeccabile nella prevenzione della pandemia.