L’ex attaccante del Cagliari ricorda il suo passato in rossoblù, con tanto di aneddoti curiosi e divertenti. “A Cagliari mi sembrava di essere nel mio Brasile”
Un amore sempre ricambiato e mai scemato. Quello di Luis Oliveira per la Sardegna è stato davvero un rapporto profondo che dura tuttora. E come non ricordare i bei tempi passati.
“Quando sono arrivato a Cagliari nel 1992 mi colpì tantissimo il posto”, dice il belga brasiliano a calciomercato.com, “vedendo la bellezza della Sardegna mi sembrava di essere nel mio Brasile. Avevo il mare in casa. Il rapporto con Mazzone? Mi criticava per come mi vestivo, molto colorato, e per i miei orecchini. Una volta, poi, mi vide con le nuove scarpe colorate del mio sponsor, che allora non erano ancora molto diffuse. Mazzone mi disse: ‘Ma tu lo sai che con quelle scarpe non puoi giocare?’. Io risposi perplesso: ‘Per quale motivo?’. E il mister: ‘Per quale motivo? Il difensore ti vede da lontano!’ Poi la Coppa Uefa, i gol alla Juventus: tutti bellissimi ricordi. Il giocatore più forte con cui ho giocato? Batistuta, ma devo dire che Dely Valdes a livello tecnico era una spanna sopra l’argentino”.