L’incredibile storia del calciatore danese sta facendo il giro del mondo e secondo il giornalista Santi Peón i compagni del Celta avrebbero già chiesto provvedimenti
SCAPPATO DI CASA. Di calciatori in fuga per l’emergenza Coronavirus se ne sono visti parecchi: da Higuain a Thiago Silva, da Pjanic a Neymar, per fare qualche esempio eclatante. Ma un calciatore che scappa senza l’autorizzazione del proprio club e per di più percorre tremila chilometri in auto è qualcosa che trascende da ogni umana comprensione. A rendersi protagonista di questa follia è stato il danese Pione Sisto, partito qualche giorno fa da Vigo alla volta della Scandinavia, all’insaputa di dirigenti e compagni del Celta.
FOLLIA. La notizia ha già fatto il giro del mondo, anche se questa è solo l’ultima pazzia del venticinquenne, già noto per i suoi comportamenti fuori dagli schemi. L’anno scorso Sisto dichiarò via social di aver provato a seguire per 21 giorni una dieta di sola frutta, ma di aver mollato dopo aver accusato debolezza fisica in allenamento. Anche il Celta però non è nuovo ai colpi di testa dei suoi giocatori. Infatti, sempre nel 2019 fecero scalpore i casi di Boufal e Boudebouz, fermati dalla Polizia per aver superato i limiti di velocità a bordo di due mini moto.
PROVVEDIMENTI. Singolare dunque che proprio i suoi compagni di squadra ora chiedano sanzioni severe al club per la fuga di Sisto. Secondo il giornalista Santi Peón, i compagni avrebbero perso la pazienza con lui e sarebbero pronti a fare fronte comune per ottenere una punizione esemplare.