Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, le ultime due vittorie dimostrano un salto di qualità a livello di approccio mentale alla gara
LAVORO. Già dal primo giorno di pre-ritiro ad Aritzo il tecnico Rolando Maran si era speso molto sull’argomento. Ancora mancavano i colpi di mercato ma la richiesta del mister era chiara: fare un salto a livello di approccio mentale alla gara per crescere ed evitare i blackout degli anni passati. “Ci manca ancora un po’ di coraggio e di orgoglio per sopperire ai vari eventi di una partita” aveva commentato Maran dopo le prime due sconfitte quest’anno. Detto fatto, contro il Genoa qualcosa si è visto.
LA REAZIONE. Nel 3-1 ai grifoni il Cagliari sembra essere riuscito a superare il blocco che a volte ha frenato i sardi nei momenti difficili. Al gol di Kouamé il manico del coltello sembrava essere finito nelle mani di Andreazzoli, ma la squadra di casa ha reagito alla mazzata e ha ripreso una partita che sembrava compromessa dal punto di vista psicologico. Non succedeva dal 7 aprile, precisamente da Cagliari-Spal 2-1, con gol di Faragò e pari di Antenucci neutralizzato dal gol vittoria di Pavoletti. Il Cagliari ora sembra in grado di reagire anche contro qualche episodio sfavorevole, grazie soprattutto a un lavoro mentale costruito dal primo giorno di ritiro.