Il bomber del Cagliari si appresta a cominciare la sua terza stagione in Sardegna, con il chiaro obiettivo di fare ancora meglio… con uno squarcio di azzurro all’orizzonte
PUNTO FERMO. Nella lunga estate intrisa di voci di mercato, inseguimenti, ammiccamenti tra giocatori e club, Leonardo Pavoletti è rimasto di fatto al di fuori. Il suo ruolo fondamentale nel Cagliari è riconosciuto, quasi da non riuscire a immaginare i rossoblù senza questo ragazzone dal sorriso sempre pronto. Lo status di Pavoletti nella piazza cagliaritana è quello dell’idolo assoluto, senza se e senza ma, grazie non soltanto ai gol. Certo, si sa quanto quelli incidano nella vita di un attaccante, nella sua carriera. Nell’Isola ha inanellato due stagioni in crescendo rubando l’occhio per la proverbiale abilità aerea e la costanza di rendimento. Senza giri di parole, Leonardo Pavoletti è reduce dal miglior momento della sua avventura agonistica.
STEP. Perché quindi non sognare un campionato ancora più bello e soddisfacente? Prima 11, poi 16 reti, il ritorno in Nazionale con quel debutto che sembrava non arrivare mai. E infine il gol all’esordio, abbracciato dai compagni del Cagliari e idealmente da tutti i tifosi rossoblù. Una punta così prolifica e affidabile è benvenuta ovunque, logico che qualche squadra abbia pensato a lui per rinforzarsi. La realtà è che per il presidente Giulini, Pavoletti è intoccabile: troppo importanti le doti di questo ragazzo toscano, diventato nel frattempo padre del piccolo Giorgio, che in Sardegna ha scritto pagine pesanti di vita, dentro e fuori il campo. Inutile fare tanti discorsi… il “posto fisso” lui ce l’ha. E si chiama Cagliari! Da qui, confidando nella buona sorte, potrà dare l’assalto alla convocazione per il prossimo Europeo nella migliore delle situazioni. Difficilmente altrove, in un anno così delicato, avrebbe avuto la stessa possibilità. E allora, bomber, perché non puntare al meglio?