Il centrocampista, o se preferite tuttocampista, rossoblù si è raccontato ai microfoni dell’emittente radiofonica

Nicolò Barella a tutto tondo quello che si è raccontato poco fa ai microfoni di Radiolina. Tanti gli argomenti trattati, dall’inevitabile futuro, alla famiglia.

IL FUTURO. “Ci sono tre partite davanti poi mi vedrò con società e procuratore per valutare. L’accordo con l’Inter? Sinceramente non sapevo nulla. Intanto vogliamo fare bene in queste tre partite e, possibilmente, vincerle tutte”.

PREMIER LEAGUE? “Si gioca il calcio più bello, al momento, non a caso la finale di Champions League sarà tra due squadre inglesi”

I CARTELLINI. “Ultimamente mi sto gestendo meglio al livello disciplinare. Frutto anche della nuova collocazione da parte del mister dove non mi trovo nel vivo del gioco”

IL RUOLO. “In una squadra come la nostra posso giocare in tutti i ruoli del centrocampo. Mi sento una mezz’ala, ma mi trovo bene anche negli altri ruoli. Sto imparando anche ulteriori movimenti da trequartista grazie allo stesso Maran, senza contare anche i consigli di Andrea Cossu”

IL GIOCO IN TRASFERTA. “Abbiamo imparato maggiore equilibrio ed aumentato la carica agonistica consci del fatto di non avere lo stesso sostegno dei nostri tifosi”

I COMPAGNI. “Cigarini, Pavoletti e Srna son gli elementi che suonano sempre la carica. Io rimango maggiormente per le mie. Cragno è il portiere più forte d’Italia per esplosività. Sempre preziosi i consigli di COnti e Cossu, come dei fratelli per me”

I GOAL.“Segno poco? E’ vero, ma sono terzo in serie A per legni colpiti. Mi sarebbe piaciuto fare goal per dare una mano ulteriore alla squadra” 

GLI IDOLI. “Inizialmente Stankovic, poi ovviamente Daniele Conti. Mi accosto per determinazione e grinta a Nainggolan e Gerard”

COMO. “Mi ha insegnato ciò che non volevo, ovvero soffrire in quella maniera. Ero solo, anche se i compagni di squadra mi hanno dato una mano. Sono contento che quest’anno abbiano guadagnato la promozione“

L’AVVENTURA IN NAZIONALE. “Il ct mi disse intorno alle 17 che avrei giocato titolare. Ho ricevuto miriadi di messaggi, il primo, ovviamente quello di mia moglie, poi Cossu, Sau. Il compagno di nazionale migliore? Sicuramente Chiellini. In campo ci litighi sempre, ma fuori è un vero signore”