
Le parole di Antonio Cinelli, centrocampista ex Cagliari appena svincolatosi dal Chievo. Ecco i motivi della sua scelta e il futuro che lo attende.
EX CAGLIARI. Rossoblù per sei mesi, nel 2016, l’anno della B. Con la promessa di essere già del Chievo a campionato concluso. Antonio Cinelli, cresciuto nelle giovanili della Lazio e passato poi per Sassuolo, Lumezzane e Pavia, si fece notare a Vicenza, dove con 101 presenze e 5 gol divenne il capitano dei veneti. Poi la chiamata della A: prima il Cagliari, destinato alla promozione in massima serie (17 presenze e un gol proprio contro il Vicenza), dunque il Chievo Verona. Ma senza mai disputare una partita in gialloblù… Tanto che, ora, è addio.
L’INTERVISTA. Due giorni fa il centrocampista ha risolto il suo contratto con i clivensi e ora è tempo di una nuova avventura. Intercettato da Tuttomercatoweb, l’ex Cagliari ha spiegato così la sua scelta.
RISOLUZIONE. “Nel Chievo non c’è mai stato un progetto su di me, non rinnego la scelta perché sono stato legato ad un club di serie A per tre anni. Ma era arrivato il momento di cambiare. Il perché di tutto ciò non lo saprò mai. Non ho mai avuto l’occasione vera di esprimermi. Sono stato in ritiro il primo anno una settimana. È un rimpianto, ma evidentemente doveva andare così”
CHIEVO. “Ho vissuto l’ambiente, che è difficile. Si, ci sono delle difficoltà effettive. Il Chievo se l’è sempre scampata, ma quest’anno la situazione è complicata rispetto agli anni precedenti. Ventura? Non ci siamo neanche presentati… allenandomi lo vedevo, ha sicuramente il suo passato e spero che il Chievo con lui possa salvarsi. D’Anna? In Serie A non ha mai dimostrato nulla, ha poca storia. E poi si sa, quando le cose vanno male ci rimette sempre l’allenatore. In una situazione difficile il cambio è la via più facile. Comunque faccio un grande in bocca al lupo ai miei ex compagni, ne hanno bisogno. Ci sono stati tanti cambi rispetto all’anno scorso. Da Castro, Inglese, Gamberini e Dainelli. I nuovi stanno facendo fatica. Sorrentino, Birsa, Hetemaj e Pellissier rappresentano lo zoccolo duro. Ma è un anno complicato”.
FUTURO. “Ora continuerò ad allenarmi. Per farmi trovare pronto. Vedremo cosa verrà fuori. Non mi precludo solo alla B, davanti ad un bel progetto – e in C ci sono tante squadre e piazze importanti – potrei anche scendere di categoria. Vedremo. Ho voglia di tornare in pista”.
