Le mani sul settimo sigillo consecutivo la squadra di Allegri le ha praticamente messe con fermezza battendo i felsinei allo Stadium con un secondo tempo pazzesco di Douglas Costa. Napoli obbligato a vincere sul Torino per tornare a -4 e sperare ancora
Se la Juventus ha ormai cucito sul petto il settimo scudetto consecutivo, che la porta a costruire un altro pezzo della sua incredibile storia, un motivo ci sarà. Stasera contro il Bologna, Dybala e compagni sono andati sotto, soffrendo nel promo tempo, poi nella ripresa hanno cambiato volto al match, e vinto con merito.
La compagine di casa è pericolosa in avvio. Infatti al 7’ Mirante salva i suoi mandando in angolo il tiro di destro da parte di Higuain, innescato da Marchisio. Al 14’ ammonizione pesante per Cuadrado, monito per un’entrata in ritardo sul Poli. Diffidato, il colombiano sarà assente nell’attesa sfida dell’Olimpico contro la Roma tra una settimana.
BOLOGNA IN VANTAGGIO. Ancora un intervento decisivo di Mirante al 19’. Il portiere dei felsinei salva la propria porta con una grande reazione su Alex Sandro, abile a colpire di testa all’altezza del primo palo. A passare in vantaggio è la squadra di Donadoni, con un rigore insaccato da Verdi (che mette fuori causa Buffon) concesso per fallo di Rugani su Crisetig.
Un penalty che Irrati concede dopo alcuni minuti di visione da parte dei colleghi al monitor del VAR. Lo svantaggio non scuote i pluricampioni d’Italia, poco reattivi rispetto al loro solito. Nel primo minuto di recupero perfetta uscita dell’estremo difensore del Bologna sull’angolo battuto da Dybala su Rugani.
JUVENTUS PIU’ INTRAPPRENDENTE E FORTUNATA. Il secondo tempo si apre con una squadra bianconera molto più convinta, rispetto ai primi 47’ di gara. Anche perché Allegri inserisce Douglas Costa al posto di Matuidi. Il neo entrato innesca (2’) Cuadrado che sul secondo palo non ci arriva. Proteste bianconere per una possibile trattenuta di Keita sul colombiano.
Che pareggia in modo fortunoso al 7’ su un cross destinato a Khedira, toccato in modo sfortunato da De Maio che insacca nella propria porta. Un minuto dopo l’undici di casa fallisce clamorosamente il 2-1 con Douglas Costa, che in diagonale impegna Mirante, il quale respinge dove sta arrivando Cuadrado, che manca la sfera per un soffio.
L’ingresso del brasiliano sta cambiando il match dello Stadium, anche perché l’autogol toglie sicurezza a De Maio, il quale sbaglia ancora e favorisce al 10’ Higuain, che però sbaglia. Nonostante questo la compagine di Donadoni va ad un passo dal 2-1, colpendo il palo con Krafth, con palla poi spazzata via all’ultimo istante in angolo da Buffon.
LA JUVENTUS SCAPPA VIA. Ribalta la gara Khedira al 18’: azione nata da un Douglas Costa sontuoso dal suo ingresso in campo, che serve il compagno, il quale tocca leggermente Keita che cade, e insacca. Gol ritenuto regolare. Con la sua squadra sotto, Donadoni inserisce Palacio per Avenatti, nel tentativo di incidere maggiormente in avanti in questa ripresa.
Mossa che però non funziona, visto che Mirante subisce il 3-1 al 24’: ennesimo pallone messo in area da Douglas Costa, stavolta per Dybala che mette in rete la botta col mancino sul secondo palo. Tramortita la compagine emiliana ci riprova al 31’. Lo fa col colpo di tacco di Poli per Destro, che fa partire un tiro sul secondo palo, con Buffon che si distende e blocca la sfera.
Ultimo sussulto per il portiere juventino al 47’ su conclusione di Mbaye. Ultima occasione della sfida, che di fatto consegna lo scudetto ai ragazzi di Allegri.
