L’ex bandiera della Roma parla della tragedia che colpì i giallorossi a Cagliari nel 1969 e scarica la colpa sull’allenatore

I FATTI. Dopo il match di Serie A tra Cagliari e Roma del 16 marzo 1969 il calciatore giallorosso Giuliano Taccola si accasciò improvvisamente negli spogliatoi dell’Amsicora. Il medico della squadra insieme a quello dei rossoblù cercò di rianimarlo ma non ci fu niente da fare. Taccola poco prima delle 18.00 arrivò già morto all’Ospedale Civile.

L’ACCUSA. Intervistato dal Corriere dello Sport, l’ex romanista Francesco “Ciccio” Cordova parla dell’ex compagno di squadra: “Eravamo molto amici e stavamo nella stessa camera. La mattina prima della partita abbiamo fatto allenamento sul Lungomare di Cagliari alle nove, lui disse di non volersi allenare perchè non stava bene. Penso sia stato gestito molto male, non doveva succedere. C’entra una persona sola”.

HERRERA. “Il medico non voleva farlo giocare – prosegue Cordova – e il presidente Marchini era d’accordo per tutelare il ragazzo. Invece c’è stata un’opposizione forte e lui si è allenato. Pasticche negli spogliatoi? Vero. Herrera veniva con un caffè e una bustina che diceva essere zucchero americano. Io non ho mai preso nulla”.