Numeri, in fondo. Ma che danno la misura dei passi avanti compiuti dal Cagliari nell’ultimo mese. A gennaio Cragno e Rafael, portieri in società, hanno dovuto raccogliere il pallone dalla porta rossoblù in sole quattro occasioni. Considerando gli avversari (Juventus, Milan, Crotone e Spal) e tenendo conto dell’uomo in meno contro i calabresi per oltre un tempo, risultati incoraggianti.
Specie se si pensa che nelle precedenti quattro partite (Atalanta, Fiorentina, Roma e Samp) i rossoblù avevano subito cinque gol, uno in più rispetto al mese successivo. E nelle altre quattro a cavallo tra fine novembre e inizio dicembre ben sei (contro Bologna, Pordenone, Inter e Udinese).
Proprio l’Udinese è l’ultima squadra, prima della Spal avversaria domenica scorsa, contro la quale il Cagliari non aveva subito gol. Un passo in avanti, dunque. Un’imbattibilità perduta e ora ritrovata.
Con il Cagliari che, nella classifica dei gol subiti, continua a fare passi in avanti. 34 sono le reti subite in totale, che permettono al Cagliari di stanziarsi in 13a posizione. Un numero molto più basso rispetto alla medesima casella di Benevento (51), Verona (46), Spal (42), Sassuolo (41), Crotone e Chievo (40), Bologna (35). Ancora distante però il Genoa, che nonostante condivida i punti in classifica con il Cagliari, fa registrare il quinto posto per gol subiti: solo 25 in 23 partite.
La difesa del Cagliari, telecomandata dalla panchina da un difensore esperto come Diego López e puntellata con l’innesto di un sorprendente Leandro Castán, sta migliorando partita dopo partita. Confermarsi su questi livelli sarà necessario per mantenere la categoria.
