Cagliari e Benevento non si sono mai sfidate sul campo nel corso della loro storia, però sulle scrivanie si. È successo in particolar modo quest’estate con il primo calciomercato dei campani nel massimo campionato. Una sfida a distanza tra le due società, impegnate spesso a contendersi gli stessi giocatori e qualche volta a bussare l’una alla porta dell’altra. Vediamo chi sono i principali protagonisti delle vicende di mercato che hanno coinvolto le due squadre:
Alessio Cragno – Reduce dalla storica promozione proprio con il Benevento, il portierino fece innamorare i dirigenti giallorossi che cercarono in tutti i modi di trattenerlo in Campania. L’ormai ex ds delle “streghe” Salvatore Di Somma ci provò mettendo sul piatto una cifra importante, si parlò di 4 milioni, ma il Cagliari rifiutò.
Leonardo Pavoletti – Il Benevento lo seguì per tutta l’estate, il presidente Vigorito pensò a lui come il grande colpo ad effetto ma le richieste del Napoli e un ingaggio fuori tetto massimo frenarono gli entusiasmi. Alla fine si inserì il Cagliari e i giallorossi dovettero virare su Iemmello.
Paolo Faragò – L’allora ds campano Salvatore Di Somma lo dichiarò pubblicamente ai microfoni di Sportitalia nelle ultime ore del calciomercato estivo: “Ci abbiamo provato per Faragò ma il Cagliari ha detto no”.
Luca Antei – Era il periodo della ricerca di un erede di Bruno Alves, il ds rossoblù Giovanni Rossi provò a trattare Antei col Sassuolo sfruttando i suoi trascorsi in neroverde, ma si inserì il Benevento e il Cagliari virò completamente su Andreolli.
Marko Pajac – Dopo averlo prestato lo scorso anno proprio al Benevento il Cagliari cercò di piazzarlo nuovamente ai giallorossi quest’estate. La precedente annata mediocre e la volontà dei campani di migliorare la rosa allontanò ogni ipotesi di riscatto.
Victor Ibarbo – Tornato in rossoblù dopo l’esperienza in Giappone il colombiano venne subito inserito nella lista dei partenti. Il Cagliari cercò in tutti i modi di sbarazzarsene offrendolo alla Sampdoria nell’ambito della maxi trattativa che comprendeva tra gli altri Regini, Cigarini e Murru. I blucerchiati rifiutarono e si fece vivo timidamente il Benevento. Il tentativo dei giallorossi non ebbe esito e Ibarbo riprese l’aereo per il Giappone.