Le indagini della Guardia di Finanza sul caso che coinvolge la società Brescia Calcio entrano nel vivo. Mercoledì scorso, i militari del nucleo di Polizia economico-finanziaria hanno eseguito perquisizioni in 11 province italiane, tra cui Brescia, Milano, Roma e Napoli. L’inchiesta, che riguarda riciclaggio e reati tributari, ha portato alla luce un giro illecito legato alla commercializzazione di crediti fiscali inesistenti.
Ben 25 soggetti sono stati coinvolti, tra cui 11 persone fisiche e 14 giuridiche, con il sequestro di documenti, computer, telefoni e altri supporti digitali. L’analisi di questo materiale richiederà diverse settimane, secondo quanto riferito dal Giornale di Brescia.
Tra gli indagati figura anche il presidente del Brescia, Massimo Cellino, che continua a dichiararsi “truffato” e ha mostrato una collaborazione attiva durante le indagini incontrando i finanzieri a Cagliari. Con lui anche il commercialista Marco Gamba, il quale aveva seguito l’acquisto dei crediti fiscali successivamente risultati fittizi. Questi crediti erano stati utilizzati per coprire i contributi fiscali relativi ai mesi di febbraio e aprile, ma l’operazione ha avuto gravi conseguenze per la società. Il Brescia Calcio ha infatti subito una penalizzazione di otto punti (quattro già scontati e altri quattro da scontare nel prossimo campionato) e, di conseguenza, la retrocessione in Serie C.