Adriano Reginato, 86 anni, è uno dei leggendari campioni del Cagliari tricolore nel 1970. Allora ricopriva il ruolo di vice di Enrico Albertosi, ma nella stagione 1966-67 era lui il titolare: e scrisse il suo nome nella storia, stabilendo il primato di imbattibilità iniziale della Serie A. 712 minuti. Ieri, la rete di Razvan Marin ha interrotto a 628 minuti il percorso di Michele Di Gregorio e Mattia Perin, portieri della Juventus: avevano nel mirino Glauco Vanz (Bologna 1946-47, 663 minuti, serie interrotta nientemeno che da Castigliano del Grande Torino all’ottava giornata), Sebastiano Rossi (Milan 1993-94, 690 minuti e la beffa da parte del foggiano Kolyvanov ancora all’ottavo turno) e il primatista Reginato, battuto dal bianconero De Paoli. In quale giornata? Sempre l’ottava.
Inevitabile provare a carpire le sensazioni del protagonista di questo record, che resta in piedi da quel 13 novembre 1966. La nostra intervista esclusiva ad Adriano Reginato.
Buonasera, signor Adriano. La rete di Marin, ieri contro la Juventus, tiene ancora vivo questo suo primato straordinario dopo la bellezza di 58 anni!
“Anche io mi sono un po’ meravigliato, perché credo che ora sia difficilissimo toccare questi questi livelli di imbattibilità iniziale, pensando al gioco proposto oggi, senza libero e marcature fisse. Invece alla Juve di Thiago Motta stava riuscendo un’impresa eccezionale, per questi tempi“.
Il suo record era stato avvicinato 31 anni fa da Rossi e il Milan di Capello.
“Mi ricordo che Fabio Fazio mi invitò alla trasmissione Rai ‘Quelli che il calcio‘ e a Foggia accadde che Kolyvanov batté Sebastiano Rossi, quando il nuovo primato era ormai a un passo. E quindi il mio record fu messo a dura prova, ma alla fine resistette. Penso che a quei tempi fosse più facile difendere la porta, vista la presenza del libero. Che in quel Milan rispondeva al nome di un campione come Franco Baresi. Ma c’era pure Maldini, una squadra fortissima“.
La impressiona che il suo record resista al tempo e in un calcio profondamente diverso da quello che l’ha vista sul campo?
“Assolutamente sì. Però, grazie a Marin, adesso stiamo tranquilli!“.
Il Cagliari di Davide Nicola, grazie a questi ultimi due risultati, arriva alla pausa del campionato con 4 punti freschi conquistati in trasferta: una spinta importante, dopo un inizio di stagione non semplice.
“Quelli di Parma e di Torino sono dei risultati molto importanti per il Cagliari: aiutano il gruppo e la compattezza dei rapporti. Arrivati con merito, per il lavoro dei ragazzi e dell’allenatore. Non possiamo pretendere tanto: prendiamoci queste soddisfazioni, con sportività, cercando di tenere su la squadra. Senza stare sempre a criticare. La salvezza nella scorsa stagione è arrivata con un margine ridotto all’osso: per questo dico che i rossoblù vanno lodati per quello che hanno raccolto finora, sperando che abbiano intrapreso un sentiero più tranquillo rispetto alle prime battute della stagione“.
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