Chi si era illuso si deve ricredere. Perchè la Serie A resta a 20 squadre e non verrà ridotto il numero. La decisone presa oggi dalla Lega Calcio mette così fine sul nuovo format, con la possibilità di ridurre a 18 il numero di squadre partecipanti. La votazione si è chiusa con un risultato piuttosto chiaro: solo 4 i voti favorevoli al passaggio a 18 squadre (Juventus, Inter, Milan e Roma) e le altre 16 società che hanno confermato il format a 20. Non certo tenero nei confronti delle contrarie il presidente del Torino Cairo: “Hanno avuto un atteggiamento sbagliato per me, come per il resto dell’Assemblea. Essendo in un’associazione con venti squadre è giusto che ci sia un rispetto reciproco che in questo caso è mancato”.
Per il presidente del Cagliari Giulini “La Serie A deve potersi autodeterminare da sola. I problemi del calcio italiano non sono il passaggio a 16, 18 o 22 squadre. Questo è un modello che oggi fa fatica ad essere sostenibile, abbiamo proposto un pacchetto di riforme e spero se ne parlerà presto, perché questa secondo noi è la via. Toglierci il diritto d’intesa solo per fare una riforma che rischia di essere fine a se stessa, e non incrementa la sostenibilità di un sistema, non è la via”.
LA NOTA. “La Lega Serie A ha approvato oggi, nel corso dell’Assemblea svoltasi nella sede di via Rosellini, il proprio documento di indirizzo contenente le proposte di riforma del calcio italiano. Nel corso della stessa riunione, è stata ribadita la assoluta necessità di mantenere nello statuto federale il diritto di intesa, così come nei principali sistemi calcistici europei. E’ stato, inoltre, confermato l’attuale format a 20 squadre del campionato di Serie A“.