Il calcio sardo che fa bene è di aiuto anche al Cagliari

La Torres capolista del Girone B della Serie C, il cambio in società in casa gallurese e la COS seconda in D sono segnali positivi

Il Cagliari nel calcio, come la Dinamo Sassari nel basket sono indiscusse rappresentanti della Sardegna sportiva. Ma dietro a loro c’è un movimento che brilla alla luce del sole. Come la Raimond Sassari nella pallamano, per fare un esempio. Se restiamo nel discorso calcio, non si può che mettere in risalto la Torres, meritamente capolista del Girone B della Serie C e la Costa Orientale Sarrabus (ex Muravera seconda nel Girone G della Serie D, a tre punti dalla battistrada Cavese. Tutte note positive che aiutano a crescere un Cagliari simbolo di un’isola, amato e che si amare, anche se c’è’ (come nel caso della Torres) qualche odiatore seriale che nulla a che fare con il sano campanilismo.

Un movimento che che cresce dunque. Ed è in quest’ottica che (con la presentazione ieri del nuovo pacchetto azionario) anche l’Olbia cambia per puntare in alto, con la nuova proprietà che sarà al 70% di Swiss Pro ma tre dei vecchi soci rimangono, con Alessandro Marino sempre alla presidenza, che si occuperà della gestione della squadra. Cambierà il CdA, formato da sette membri e non più da quattro, nuovi soci complementari all’attività necessari per crescere. Tra i primi obiettivi l’iter per il nuovo stadio la collaborazione con il Cagliari, che andrà andrà avanti, con interessi incrociati.

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