Stefano Mobili, ex giocatore del Cagliari di inizio anni Novanta, rievoca la parentesi in Sardegna che rappresentò la più importante della carriera
TOSCANA. Ricordate Stefano Mobili? Romano ma toscano d’adozione (si è stabilito a Figline Valdarno), classe 1968, oggi svolge il lavoro di corriere. Arrivò a Cagliari nell’estate 1990 dopo le buone premesse all’Ostia Mare. Catapultato in Serie A nell’ultima annata di Ranieri sulla panchina rossoblù, rievoca i dolci ricordi di quel periodo: “Venivo da qualche buona stagione e si vociferava dell’interesse di club di Serie A e B nei miei confronti. Poi tutto si trasformò in realtà e in una bellissima avventura che porto con piacere e orgoglio nel cuore“.
RANIERI. “Claudio Ranieri, notando la mia corsa, mi trasformò da attaccante a esterno e così si materializzò la svolta della mia carriera. Poter giocare in Serie A a ventidue anni, accanto a compagni del calibro di Francescoli e Fonseca, fu entusiasmante. Poi, nella stagione seguente, con Giacomini ci fu un periodo difficile e l’inizio del periodo d’oro con Carlo Mazzone. Peccato: non riuscii a far parte di quel Cagliari che conquistò l’Europa. Si tratta di uno dei miei pochi rammarichi“, conclude Mobili.
(Fonte: lacasadic.it)