L’ex centravanti del West Ham, oggi opinionista per Sky, ha parlato del momento negativo che attanaglia il Cagliari
Il Cagliari sta seriamente rischiando di retrocedere con i suoi 22 punti raccolti in 28 partite. Score negativo e critiche, severe ma giuste, che arrivano anche dalla penisola. Intercettati da L’Unione Sarda, attenti osservatori come Di Canio, Bergomi ed Ambrosini hanno parlato circa il momento negativo dei rossoblù.
BERGOMI. “Il Cagliari si trova in una situazione che non pensavo, la squadra è stata costruita molto bene, con giocatori come Godin, un capitano vero con esperienza in grandi club, poi Rugani, calciatore di livello, oppure Pavoletti, tornato a essere importante, poi c’è la verifica del campo che in questo momento mette il Cagliari in difficoltà. Dare una spiegazione non è facile“.
AMBROSINI. “Bisogna far affidamento sulle qualità umane, doti tecniche e fisiche soprattutto quando si hanno giocatori di livello. Ripartire da Cragno, Godin, Nainggolan per senso di responsabilità e attaccamento e Joao Pedro con i suoi gol“.
DI CANIO. “Mi domando se giocatori come Radja e Godin, che non hanno mai giocato per non retrocedere almeno negli ultimi dieci anni, abbiano voglia e capacità di lottare e calarsi nella dimensione. E poi i prestiti: i primi mesi si impegnano, poi istintivamente, non per cattiveria, possono adagiarsi con l’idea che tanto a fine stagione tornano ai loro club di appartenenza. C’è anche un discorso tecnico: manca un vero regista. Semplici ha dovuto adattare Duncan, ma non è un regista, uno con la sua forza esplosiva nelle gambe è un intermedio di centrocampo. È mancato profondamente il pubblico. La Sardegna Arena è un feudo, una bolgetta dove ci si sente a casa, sono convinto che i giocatori riconoscano uno a uno i tifosi. La soluzione? Bisognerebbe entrare nello spogliatoio e capire chi sente l’amore, il dolore del tifoso e della società che si è impegnata a pagare lauti stipendi. I Nainggolan e Godin devono usare la loro testa da campioni per vincere la sfida. Serve chi butti il cuore oltre l’ostacolo“.