In esclusiva ai nostri microfoni il grande difensore che per sei anni ha indossato con orgoglio la fascia da capitano
Ben 264 presenze e 10 reti in dieci anni di militanza, di cui ben 6 con la fascia di capitano nel braccio. Matteo Villa da Vimercate è di sicuro uno dei rossoblù più amati di sempre.
Roccioso e rude quanto basta, grande leadership ed intelligenza tattica furono le peculiarità che gli consentirono di entrare ben presto nel cuore dei tifosi. Oggi è stato nostro gradito ospite:
Matteo come vedi il Cagliari attuale?
“Sicuramente è una buona squadra. La società si è mossa bene e punta ad alzare ancora l’asticella”
Il tuo ricordo di Cagliari
“I dieci anni più belli non solo della carriera, ma della mia vita. Una città e persone stupende. Ricordo tutto si n dal mio esordio contro la Sampdoria, fino alla semifinale di Coppa Uefa e, purtroppo, anche la retrocessione di Napoli dove ci furono tantissimi sardi negli spalti. Senza dimenticare i sardi presenti Malines e la quasi traumatica trasferta a Trabzon”
Qualche aneddoto particolare?
“Era l’estate del 1997, eravamo appena retrocessi in serie B. Mi chiamò Cellino dicendomi che la Juventus voleva ingaggiarmi. Parlai subito con il mio agente per appurare la notizia, dopo di che contattai nuovamente il presidente che mi incoraggiò a riportare il Cagliari in serie A e che poi avremo discusso la cosa. Francamente preferii rimanere a Cagliari da leader e giocare, piuttosto che andare in un’altra squadra e giocare decisamente meno”
Oggi cosa combini?
“Mi occupo sia dell’azienda di famiglia, che produce calzature, ed inoltre collaboro con l’Inter nel curare la fase difensiva di alcune selezioni giovanili. Per me un motivo di grande orgoglio”
Come valuti i difensori del Cagliari?
“Godin non ha bisogno di presentazioni. Anzi, negli ultimi mesi all’Inter l’ho incoraggiato a sposare la causa del Cagliari. Walukiewicz è un giovane di ottime prospettive, validissimo nell’uno contro uno. Poi vedo molto bene Carboni, che ho avuto piacere di notare lo scorso anno quando ho analizzato alcune gare in trasferta della primavera nerazzurra”