Come scrive Bresciaoggi, il Comune di Brescia è sceso in campo dopo il mancato rispetto da parte di Cellino del termine del 6 giugno, che di fatto cancella il Brescia. Da qui il tavolo voluto dalla sindaca Laura Castelletti con le 3 società bresciane di Serie C e l’investitura di Giuseppe Pasini. Il presidente della Feralpisalò è al lavoro da settimane per portare a termine il progetto che gli sta a cuore: consentire a Brescia di continuare ad avere una squadra di calcio.Il progetto sta prendendo corpo ma si attendono le decisioni degli organi federali. C’è tempo fino al 15 luglio per il cambio di denominazione e di sede. Perché di questo si tratta: la Feralpisalò si trasferirebbe a Brescia.
Pasini ha intenzione, quando i tempi delle regole glielo consentiranno, di riappropiarsi del marchio del vecchio Brescia così da dare alla Leonessa la sua identità originaria. E intorno al progetto Pasini c’è sempre l’ipotesi dell’azionariato popolare: è un’idea che ha il Comune di Brescia, che avrebbe intenzionato di riservare il 5 per cento del capitale sociale del nuovo Brescia ai sostenitori. E c’è pure un neonato comitato, «Cuor di Leonessa», presieduto dall’avvocato Alberto Scapaticci che vuole essere un ponte tra tifoseria e nuova società e intende proprio incentivare l’azionariato popolare. Perché la situazione si chiarisca, bisogna aspettare la fine della settimana appena iniziata.
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